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Liste d’attesa: approvata la nuova delibera della Regione Lombardia

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La Giunta regionale della Lombardia ha approvato il 22 aprile 2024 la Deliberazione n. 2224, contenente le nuove misure per ridurre i tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale previste nel Piano Nazionale Gestione Liste di Attesa (PNGLA) e per i ricoveri. La delibera prevede un finanziamento di 61 milioni di euro per abbattere le liste d’attesa, con l’obiettivo di garantire oltre 7 milioni di prestazioni, di cui 2 milioni saranno prime visite, entro la fine del 2024. Ecco un’analisi dettagliata delle novità introdotte.

Risorse per ridurre le liste d’attesa

La Lombardia intende offrire 7 milioni di prestazioni aggiuntive attraverso un investimento di 61 milioni di euro. “Due terzi – ha precisato l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso – andranno agli erogatori pubblici e un terzo ai privati. Stabiliamo inoltre noi, ed è la prima volta in Italia, i posti da mettere a disposizione nelle agende da qui alla fine dell’anno. Sulla base delle liste di attesa, del personale e delle tempistiche che abbiamo individuato, ogni struttura dovrà fare un numero specifico di prestazioni. I compiti, dunque, li dà la Regione quantificando il numero di slot necessari”. Di queste prestazioni, 4,1 milioni verranno garantite dalle strutture pubbliche e 3,1 milioni dai privati accreditati. Dei 7 milioni totali, 2,8 milioni saranno erogate nell’area dell’Ats di Milano. La suddivisione delle risorse vede 40,95 milioni destinati alle strutture pubbliche e 20 milioni ai privati accreditati.

Monitoraggio e azioni di miglioramento

La delibera prevede il monitoraggio mensile da parte della Direzione generale Welfare per verificare l’efficacia delle misure adottate. In caso di criticità nei tempi di attesa, le strutture sanitarie pubbliche dovranno adottare misure correttive, tra cui: individuare altri enti del territorio, inserire il cittadino in lista di attesa, oppure offrire la prestazione in regime di libera professione a proprio carico (escluso ticket). Se il cittadino rinuncia alla prima disponibilità offerta entro i tempi, non potrà richiedere prestazioni in regime di libera professione a carico della struttura, né ottenere il rimborso se opta per prenotazioni private.

Tempi per visite e screening

La delibera definisce tempi precisi per le visite e gli esami. Ad esempio, 15 minuti per un’ecografia addominale, 20 minuti per una prima visita dal cardiologo o dal ginecologo, 30 minuti per una risonanza magnetica e 45 minuti per una polipectomia. Questi tempi costituiscono linee guida per l’efficientamento delle risorse disponibili.

La delibera prevede anche la riduzione dei tempi di consegna degli esiti degli esami di screening. Ad esempio:

  • Esito dello screening mammografico rilasciato entro 5 giorni dalla data della prestazione. I Centri Screening devono avvisare le pazienti con esito positivo entro 3 giorni e non oltre i 5 giorni.
  • Esito del test del sangue occulto nelle feci, per lo screening del colon retto, pubblicato nel Fascicolo Sanitario Elettronico entro 7 giorni. I Centri Screening devono avvisare i pazienti con esito positivo entro 3 giorni e non oltre 6 giorni.

Obiettivi per il 2024 e attivazione del Cup unico

Entro la fine del 2024, la Regione prevede di attivare il Cup unico in 8 enti sanitari pubblici e due privati, con un avvio sperimentale entro la fine di giugno nell’Asst Franciacorta.