Fino a 3 milioni di euro di garanzie da Regione Lombardia. Dentro al piano da 30 milioni di euro gestito da Finlombarda spa intermediario finanziario della Regione, che assicurerà il “sostegno del fabbisogno di liquidità” alle Residenza Sanitarie Assistenziali (Rsa) no-profit accreditate con il sistema sanitario regionale. Un sostegno necessario e “derivante dal permanere dell’emergenza sanitaria da Covid-19”.
È quanto scritto nel Progetto di Legge numero 167 approvato dalla Giunta regionale guidata da Attilio Fontana il 6 maggio 2021 dopo essere passato per le commissioni consiliari ad aprile. Le legge inserita in un quadro più ampio mira a ratificare “le variazioni di bilancio adottate dalla Giunta regionale in via d’urgenza”, il “riconoscimento di debiti fuori bilancio” la “garanzia a sostegno del fabbisogno di liquidità delle Residenze Sanitarie Assistenziali” e infine ad apportare alcune “modifiche alle leggi regionali 14 dicembre 2020, n. 23 e 23 febbraio 2021 n. 2” che riguardano la prima il Nuovo sistema di intervento sulle dipendenze patologiche e la seconda le “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie”.
Covid, dalla Regione stanziati 200 milioni per le Rsa
L’articolo 4 della Legge, dedicato alla Rsa, permette a Regione Lombardia di concedere la garanzia a Finlombarda Spa, in virtù del suo ruolo di intermediario finanziario, al fine di erogare 30 milioni di euro a sostegno del fabbisogno di liquidità delle strutture lombarde. Un provvedimento ulteriore che si aggiunge alla delibera di Giunta regionale con cui pochi giorni fa sono stati stanziati circa 200 milioni di euro per permettere alle strutture sociosanitarie colpite dal permanere dell’emergenza pandemica da Covid-19 di rimanere in piedi.
Per l’attivazione della garanzia regionale sono prevista una disciplina e alcuni adempimenti che tutelano dalla violazione delle norme europee sugli aiuti di Stato. È stato stanziato, fin dal bilancio 2021 di Regione, un accantonamento di 3 milioni di euro dentro la Missione “Servizi istituzionali, generale e di gestione”, all’interno del programma “Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato”, e nel titolo “Spese correnti” sullo stato di previsione delle spese del bilancio di previsione 2021-2023.