Openjobmetis, la prima e unica Agenzia per il Lavoro quotata in Borsa italiana, forte della propria ventennale esperienza nell’ambito dell’inserimento di figure professionali provenienti dall’estero, grazie alla quale ha inserito oltre 2mila infermieri prevalentemente da Romania, Perù, Albania e India, ha avviato, nell’autunno 2022, il progetto International Recruitment – Nurses, ideato per sopperire alla nota mancanza di infermieri nel nostro Paese.
Sono oltre 65mila gli infermieri che mancano in Italia
Il motivo alla base della volontà di creare la nuova task force risiede nei drammatici dati evidenziati a fine 2022 dalla Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI): sono oltre 65mila gli infermieri che mancano in Italia, con le maggiori carenze riscontrate al Nord, seguite da Sud e isole e dal Centro.
Il nuovo progetto accoglie e valorizza le possibilità offerte dal decreto “Cura Italia”
Attraverso il Progetto International Recruitment – Nurses, Openjobmetis si è attivata nell’individuazione di numerose collaborazioni con enti e ambasciate internazionali al fine di offrire a professionisti stranieri, provenienti prevalentemente da Paesi extra EU (in primis Tunisia, ma anche Brasile, Perù, Albania – dove sono già stati individuati anche numerosi medici – e Repubblica Dominicana) la possibilità di svolgere la propria mansione in strutture italiane, garantendo un posto di lavoro in strutture sanitarie serie e accreditate, accoglienza logistica, assistenza burocratica e corsi di perfezionamento della lingua italiana, con particolare riferimento all’ambito tecnico – specialistico.
Il nuovo progetto accoglie e valorizza le possibilità offerte dal decreto “Cura Italia”, proseguito con il Decreto Milleproroghe, che semplifica, di fatto, l’iter per reclutare infermieri dall’estero, consentendo notevoli agevolazioni da un punto di vista procedurale.
Grazie a questa nuova iniziativa, sono oltre 70 gli infermieri che lavorano in numerose strutture sanitarie
Grazie a questa nuova iniziativa, sono oltre 70 gli infermieri che lavorano in numerose strutture sanitarie, dislocate nelle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto e 60 quelli in attesa di visto e nulla osta per entrare in Italia a fronte di documenti di studio verificati come idonei. Altri 133 infermieri, infine, stanno valutando il progetto e avviando una prima fase di screening dei documenti necessari.
Nell’ambito della fase di formazione pre-inserimento lavorativo, particolare cura viene destinata, come già accennato, a quella linguistica: gli infermieri frequentano corsi di italiano specifici per il settore healthcare al fine di consentire che, una volta entrati in organico, tali figure siano completamente operative e in grado di relazionarsi con pazienti, colleghi e responsabili di reparto comunicando in modo corretto. Gli infermieri vengono seguiti anche per quanto concerne la sistemazione alloggiativa.
Daniela Pomarolli: “Il modello organizzativo che abbiamo sperimentato ci sta consentendo di pensare anche ad altri ambiti di specializzazione”
“Dopo il successo del primo ciclo di inserimenti lavorativi – spiega Daniela Pomarolli, Head of International Recruitment – siamo orgogliosi e sempre più convinti del valore strategico e sociale di questa iniziativa. Crediamo che il progetto possa avere tutte le carte per soddisfare una richiesta alla quale il sistema sanitario italiano non riesce momentaneamente a rispondere. Il modello organizzativo che abbiamo sperimentato, inoltre, ci sta consentendo di pensare anche ad altri ambiti di specializzazione per i quali potrebbe essere strategico stringere ulteriori sinergie con partner internazionali tramite il team International Recruitment: in Afghanistan, per esempio, stiamo già avviando i primi contatti per avvalerci di nuove professionalità in ambito informatico, ma sono davvero tanti i settori produttivi del nostro Paese che necessiterebbero di nuove e valide Risorse Umane, pensiamo in particolare alla figura dei saldatori.”