De Laurentiis è finto sotto scorta: il presidente del Napoli deve fare i conti con la decisione del prefetto Claudio Palomba che disposto la misura. Il numero uno della dirigenza partenopea è ormai da anni al centro di tensioni con una parte della tifoseria.
De Laurentiis sotto scorta
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è finito sotto scorta. La decisione è stata presa e comunicato al numero uno del club dal prefetto di Napoli Claudio Palomba. Il rapporto con una parte della tifoseria con il presidente azzurro non è mai stato idilliaco. Nell’ultimo periodo le tensioni sono sfociate in una contestazione avvenuta durante la partita di campionato Napoli-Milan disputata lo scorso 2 aprile, con cori ostili rivolti a De Laurentiis dai gruppi delle due curve.
I motivi che hanno portato alla decisione il prefetto di Napoli
Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, la misura è stata decisa dalla prefettura del capoluogo campano in seguito alle tensioni con una parte degli ultras. Nell’ultima partita di campionato in casa contro il Milan i tifosi sono stati in silenzio per protestare contro i prezzi dei biglietti delle curve e l’applicazione rigida delle misure sugli striscioni e le bandiere da portare nello stadio. Nell’ultimo periodo si sono registrate forti tensioni tra la dirigenza del club azzurro e i gruppi ultras napoletani, che hanno contestato la severa applicazione del regolamento d’uso dello stadio Diego Armando Maradona, in particolare le norme sull’introduzione all’interno dell’impianto di striscioni, bandiere e altro materiale ritenuto necessario al sostegno della squadra azzurra.
Sulla vicenda è intervenuto in conferenza anche Luciano Spalletti: “Le mie parole forti dopo il match di Milano – ha ripetuto facendo riferimento al suo ultimatum: ‘se lo stadio tace me ne vado’ – non sono contro i tifosi, ma è un appello per dire che ora l’unica cosa da fare è restare tutti uniti. Guidati dall’amore per Napoli e per il Napoli…Non voglio entrare nel merito dei contrasti ma penso sia incomprensibile in questo momento di togliere il supporto a un gruppo di squadra che ha fatto tanto. Lo scudetto manca a Napoli da 33 anni, ora che ci siamo so che è il momento di perdersi dentro l’amore per il Napoli e basta”.