Nel 2022 in Italia la copertura vaccinale per il morbillo era del 92% della popolazione per la prima dose e dell’86% per la seconda, in calo rispettivamente dell’1% e del 3% rispetto al 2018.
Il rapporto del Centro Europeo durante la Settimana mondiale delle vaccinazioni
Lo rende noto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie nel suo rapporto annuale sul morbillo, rilasciato in occasione della Settimana mondiale delle vaccinazioni, che prosegue fino al 30 aprile. “Un livello di copertura ottimale per una malattia così contagiosa, evidenzia l’Ecdc, “è almeno il 95% con due dosi e omogenea su tutto il territorio”.
Tra il 2000 e il 2018, i decessi per morbillo sono diminuiti di tre quarti (73%) in tutto il mondo
La direttice dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), Emer Cooke, ha commentato i dati a livello mondiale: “Due decenni fa il morbillo era uno dei principali killer dei bambini. E’ sei volte piu’ contagioso dell’influenza e una persona su cinque puo’ sviluppare malattie gravi o complicazioni. Tra il 2000 e il 2018, i decessi per morbillo sono diminuiti di tre quarti (73%) in tutto il mondo, con i vaccini che hanno impedito, secondo le stime, 23,2 milioni di decessi durante questo periodo”. Lo ha dichiarato la direttrice esecutiva dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), Emer Cooke, in occasione della settimana europea dell’immunizzazione che si celebra tra il 23 e il 29 aprile.
Con il Covid-19 67 milioni di bambini in tutto il mondo ‘hanno perso una o piu’ vaccinazioni
“Nonostante gli evidenti benefici della protezione contro il morbillo e altre malattie infantili, dall’inizio della pandemia di Covid-19 oltre 1,2 milioni di bambini nella regione europea dell’Organizzazione mondiale della Sanita’ non hanno effettuato la vaccinazione per proteggersi da morbillo, parotite e rosolia. Inoltre, un rapporto dell’Unicef pubblicato di recente mostra che 67 milioni di bambini in tutto il mondo ‘hanno perso una o piu’ vaccinazioni nell’arco di tre anni a causa dell’interruzione dei servizi causata dalla tensione dei sistemi sanitari e dalla deviazione di risorse scarse, dai conflitti e dalla fragilita’ e dalla diminuzione della fiducia’ nell’immunizzazione”, ha precisato la direttrice dell’Agenzia europea.