Migranti: ancora morti in mare a largo della Libia. Non c’è pace e ogni volta il mare accoglie purtroppo definitivamente vite innocenti tra cui anche donne e bambini. Intento, il tribunale olandese ha rifiutato la richiesta di rimpatrio in Italia di due richiedenti asilo.
Migranti annegati a largo della Libia
Altri morti tra i migranti che si mettono in viaggio per trovare salvezza. “Almeno 55 migranti sono annegati in un tragico naufragio avvenuto martedì al largo della Libia”. Lo ha scritto su Twitter l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), precisando che “cinque sono sopravvissuti e sono stati portati a riva dalla guardia costiera libica”. La nave aveva a bordo 60 persone dirette in Europa, tra cui donne e bambini.
🚨 At least 55 migrants drowned following a tragic shipwreck off Libya yesterday. Five survivors were brought to shore by the Libyan coast guard. The boat reportedly embarked from Garabouli carrying 60 people heading to Europe, including women and children. pic.twitter.com/wpgl2NrZzl
— IOM Libya (@IOM_Libya) April 26, 2023
L’Olanda nega il rimpatrio in Italia di due richiedenti asilo
L’Olanda ha vietato il rimpatrio di due richiedenti asilo in Italia perché c’è il “rischio reale” che finiscano a vivere per strada e che “non siano in grado di soddisfare i loro bisogni primari più importanti, come riparo, cibo e acqua corrente” e questo “è contro i diritti umani”.
“Le autorità italiane non offrono accoglienza a questi cosiddetti ‘ricorrenti Dublino’ a causa della mancanza di strutture di accoglienza. E senza riparo, c’è il ‘rischio reale’ che non siano in grado di soddisfare i loro bisogni primari più importanti, come riparo, cibo e acqua corrente. Questo è contro i diritti umani”, ha sostenuto la Corte olandese. “Esiste un rischio reale che i cittadini stranieri, al di là della loro volontà e scelta, si trovino in una situazione di abuso materiale su vasta scala durante il trasferimento in Italia“, ha dichiarato il tribunale.
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