I fatti di cronaca sono ormai all’ordine del giorno di ogni paese e, molte volte, richiamano episodi del passato. Un uomo di Correggio è infatti stato condannato a 3 anni di carcere per furto e simulazione di reato.
Vicende avvenute nel 2009 e nel 2015.
Uomo condannato per le accuse di furto e simulazione di reato
È successo a Correggio, un paese vicino Reggio Emilia, che conta poco più di 25.000 abitanti. Il responsabile dell’episodio è un uomo di 56 anni con il domicilio nel medesimo paese, accusato e condannato a ben 36 mesi di reclusione per diversi reati, che ha però messo in atto molti anni fa e in luoghi differenti.
I due capi di accusa che gli sono stati attribuiti sono quello di furto e quello di simulazione di reato, rispettivamente nel 2009 e nel 2015. Nel primo caso l’uomo ha denunciato il furto di un computer che gli era stato prestato da un amico, fingendo che gli fosse stato appunto sottratto. Nel secondo caso invece ha rubato tutti i gioielli presenti nell’abitazione di una conoscente che lo aveva ospitato, i due si erano conosciuti proprio sui social e lei lo aveva invitato a casa sua, luogo distante dalla sua regione. Due episodi diversi e non legati tra loro, avvenuti in momenti e luoghi differenti: il primo a Campagnola (in provincia di Reggio Emilia) e il secondo nei dintorni di Bari.
Il 56enne è stato dunque processato e condannato per due avvenimenti differenti ma altrettanto gravi. Seppur siano passati molti anni (ben quattordici dal primo episodio e circa otto dal secondo), il 56enne dovrà comunque pagare per ciò che ha fatto. Per questo motivo è stato condotto in carcere, dove rimarrà per circa tre anni. Oltre alla pena dovrà anche versare 1000 euro di multa.
LEGGI ANCHE: Morto dopo aver mangiato un fiore velenoso: credeva fosse tarassaco.