(Adnkronos) – “Il picco di casi di scarlattina da batterio streptococco, che può dare manifestazioni cutanee e faringotonsillite, sta rientrando. Ma continua a mancare l’amoxicillina, l’antibiotico indicato dalle linee guida per trattare questo tipo di infezioni batteriche. Un problema, perché non c’è una vera alternativa. Anzi, se vengono usate altre molecole rischiamo di indurre resistenze antibiotiche e creare un pericolo ancora maggiore”. Così all’Adnkronos Salute Antonio D’Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), facendo il punto della situazione dopo l’aumento dei casi di scarlattina registrati nelle settimane passate.
“Come pediatri – sottolinea – ci siamo attrezzati per fare il test per lo streptococco, ma poi l’antibiotico non è disponibile. Il motivo? Hanno detto per motivi di packaging, banalmente forse mancano delle piccole parti delle confezioni. Ma stiamo parlando di un antibiotico importante – rimarca D’Avino – Magari si potrebbe pensare, vista la carenza e anche il prezzo molto basso, ad una produzione dello Stabilimento chimico farmaceutico militare. Il problema è l’alternativa: pensare di usare i macrolidi non è la scelta che viene indicata dalle linee guida per la protezione e perché il rischio è di selezionare dei ceppi resistenti. Sarebbe una sconfitta del sistema”.