Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Lo cantava Antonello Venditti in Amici mai, la canzone preferita e che manca mai all’interno della playlist di Adriano Galliani.
Ecco perché il nuovo Monza 2023/24 a livello dirigenziale assomiglierà molto al Milan di qualche anno fa
L’amministratore delegato del Monza, nonché plenipotenziario del club, deve aver preso in parola e sul serio la hit del cantautore romano. Ecco perché il nuovo Monza 2023/24 a livello dirigenziale assomiglierà molto al Milan di qualche anno fa. Praticamente un club gemello, verrebbe da dire. All’insegna del più classico dei tuffi all’indietro nel passato. Insomma, nostalgia canaglia per restare in tema musicale e cantarla con Albano, ma non solo.
Un ritorno al futuro dirigenziale progettato nei minimi dettagli
In realtà c’è molto di più: si tratta di un ritorno al futuro dirigenziale progettato nei minimi dettagli e caratterizzato da una convinzione assoluta tra figure che si conoscono da una vita e si stimano come non mai. Insieme per rifare la storia dopo gli anni trionfali in rossonero. Stavolta con un altro obiettivo altrettanto ambizioso: portare per la prima volta il Monza in Europa. La sfida è di quelle stimolanti. Ecco perché Ariedo Braida ha deciso di salutare la Cremonese dopo quasi tre anni per tornare all’ovile. Poteva andare in pensione a settant’anni suonati, ma l’ex uomo mercato del Barcellona cercava e voleva vivere un’ultima grande sfida della propria carriera.
Silvio Berlusconi e Adriano Galliani aspettano Ariedo Braida a braccia aperte
Et voilà: l’occasione Monza è servita e appare essere proprio quella giusta per finire al top. Silvio Berlusconi e Adriano Galliani lo aspettano a braccia aperte per ricoprire il ruolo di Consulente Strategico di mercato. La sua esperienza può essere determinante al fianco di un giovane dirigente come Michele Franco che sta quotidianamente imparando il mestiere, osservando Galliani in azione. Attenti a quei due dunque. Il Monza però ambisce anche a ritagliarsi uno spazio importante sul territorio, diventando a livello lombardo prima e nazionale poi un punto di riferimento per i giovani. Così si spiega l’obiettivo e il desiderio di implementare il Settore Giovanile. Per farlo arriverà un’altra vecchia conoscenza milanista come Mauro Bianchessi. Uno che in rossonero scoprì e lanciò tra gli altri Bryan Cristante, Manuel Locatelli e Andrea Petagna. Tutti tesserati per pochi centinaia di euro e poi venduti a milioni di euro.
Nel calcio di oggi l’auto finanzamento è una strada importante
Eh già perché nel calcio di oggi serve anche diventare sostenibili e l’auto finanzamento è una strada importante. Da Fininvest sono stati chiari: non si possono chiudere gli esercizi con 100 milioni di passivo. Altrimenti tanto valeva tenersi il Milan. E allora venga un talent scout del calibro di Bianchessi per generare profitti e lanciare giovani. Dopo l’addio alla Lazio (prese le giovanili dalle macerie ristruttandole dalle fondamenta) si prospetta appunto l’avventura in Brianza. Insieme per ritornare grandi. Di nuovo e tutti insieme. A Monza i dirigenti non hanno paura del proprio illustre passato. Anzi lo ritengono lo propellente fondamentale per prendere la rincorsa verso nuovi esaltanti traguardi futuri.