Perché potrebbe interessarti questo articolo? Il dibattito sul caro affitti sta infiammando lo scontro politico, con il merito di portare l’attenzione su un problema reale del Paese. Nel governo non mancano le divisioni, ma la ministra Bernini cerca dialogo e vuole dare risposte agli studenti. mentre le opposizioni cavalcano il malcontento.
Ci sono voluti anni, ma alla fine il caso è esploso. I prezzi troppo alti degli affitti sono finiti al centro dell’attenzione politica dopo le proteste avviate dall’Unione degli universitari (Udu), che si sono estese al di là del mondo studentesco. I rincari dei prezzi per la locazione degli appartamenti riguardano un po’ tutti, abbracciando anche varie fasce d’età. E in questo solco si inserisce la campagna e. la petizione lanciata da True-news.it La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha annusato la dimensione del problema e ha assunto una postura dialogica, al contrario del suo collega di governo, Giuseppe Valditara che ha provato a buttarla in polemica con gli avversari politici.
Caro affitti: Bernini controcorrente nel governo
“Il problema è nelle città amministrate dal centrosinistra”, ha detto, ospite a SkyTg24, fornendo paradossalmente una spinta mediatica alla mobilitazione degli studenti contro gli affitti troppo alti. Bernini, in Giappone per il G7 negli ultimi giorni, ha dato disponibilità a un confronto con i rappresentanti dell’iniziativa.
Sotto il suo impulso, il governo ha sbloccato 660 milioni di euro, in un emendamento al decreto assunzione in esame alla Camera. La firma della proposta è stata di Raffaele Fitto, ma Bernini ha lasciato intendere che cerca una soluzione a più ampio raggio. “Abbiamo chiesto un censimento degli immobili inutilizzati affinché vengano messi a disposizione per gli studenti”, ha spiegato.
Fatto sta che a destra non tutti hanno colto l’aria. In particolare la stampa d’area sta attaccando la protesta con le tende nei pressi degli atenei. Uno dei più attivi nell’affondare i colpi è Francesco Giubilei, volto mediatico e collaboratore del ministro della Cultura Sangiuliano. “Se invece di passare le loro giornate a fare il campeggio in tenda fuori dall’università, certi pseudo studenti passassero il tempo a studiare, potrebbero costruirsi un futuro migliore come fanno migliaia di giovani (tanti pendolari) che con sacrificio frequentano l’università”, ha scritto su Twitter Giubilei, di professione editore oltre che consulente del ministro al Mic.
La mobilitazione degli studenti abbracciata da Schlein
Ma i tentativi di sminuire la mobilitazione non stanno risultando efficaci. Sul punto, infatti, c’è una convergenza ampia, comprese quelle famiglie che fanno pesanti sacrifici per garantire ai figli la possibilità di studiare. Il dibattito sul caro affitti dà fiato alle opposizioni, su tutte il Partito democratico di Elly Schlein, che ha velocemente fatto sentire la propria voce, andando ad ascoltare i ragazzi alla Sapienza, a Roma.
“Io ascolto loro e aspetto la loro assemblea da cui verranno fuori delle proposte ai tavoli già ottenuti”, ha affermato la leader del Pd, che per la sua formazione politica più movimentista si muove a proprio agio in mezzo alle proteste universitarie. La ricetta è quella di destinare “più risorse per il diritto allo studio”, a patto “che siano strutturali per garantire maggiori alloggi pubblici per non andare verso il privato e il libero mercato”. L’Udu sta tuttavia dialogando con ogni soggetto, evitando la politicizzazione della vicenda. L’importante è la soluzione, senza cercare padrini politici.
L’Udu e il dialogo con tutti
Per questo ha fatto pervenire al governo, nella figura della ministra Bernini, un decalogo di richieste a cui attendono risposte nei prossimi giorni. Il Movimento 5 Stelle sta marcando a sua volta il territorio. “Abbiamo proposto di rifinanziare il fondo che aiutava questi ragazzi con l’affitto”, ha spiegato il capogruppo alla Camera del M5S, Francesco Silvestri, rilanciando l’idea di “tassare gli extraprofitti di alcune banche che stanno facendo utili miliardari sui rincari sui mutui per istituire un fondo e sostenere chi non ce la fa a pagarlo”.
Non è da meno Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana, che rivendica l’impegno sul tema anche quando non era così centrale: “Siamo stati tra i pochi a proporre in questi anni un’iniziativa per calmierare i prezzi, rilanciare l’edilizia residenziale pubblica, garantire alloggi studenteschi adeguati, limitare gli affitti brevi e far pagare i grandi proprietari immobiliari con migliaia di appartamenti sfitti”. Insomma, una fiammata su una piaga che per una volta riguarda il Paese reale e non astrusi dibattiti di Palazzo.