«Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita»: già Albert Einstein diceva così. Oggi sappiamo che questi preziosi insetti, con i loro voli sui fiori, garantiscono il 75% della produzione di cibo nel mondo nonché il futuro del pianeta. Ma i loro equilibri sono a rischio, minacciati da un insieme di cause: l’agricoltura intensiva, l’uso di pesticidi, i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, le malattie apistiche. Perché non approfittare del World Bee Day, la Giornata Mondiale delle Api indetta dalle Nazioni Unite, che si celebra il 20 maggio 2023, per conoscere da vicino gli insetti impollinatori? Ecco qualche idea per una vacanza, una gita fuori porta… di arnia in arnia.
Nel regno delle api, tra le colline dell’Emilia
Se l’Emilia è la Food Valley italiana, è anche grazie alle api e ai tanti apicoltori emiliani, che, oltre ad assicurare una produzione agricola di qualità, danno origine a varie tipologie di miele. Per assaporarlo, con Visit Emilia si può viaggiare tra le più affascinanti aziende apistiche emiliane.
Come Api Libere, la fattoria che sorge sulla Strada della Biodiversità, il percorso ad anello che attraversa il Parco della Modolena, a 10 minuti dal centro di Reggio Emilia. Qui le giovani apicoltrici, che producono miele biologico e danno vita a progetti ecologici didattici, coinvolgono gli ospiti di tutte le età in attività esperienziali, tra visite guidate e laboratori sulle api e sul miele, sugli hotel per api, sulle erbe aromatiche e spontanee e su tante curiosità. Si può anche “adottare un’ape” e contribuire alla sua salvaguardia.
Vicino Borgonovo Val Tidone (PC) le arnie popolate da api, fuchi e dalla regina, attendono di essere esplorate tra le campagne dell’azienda agricola Il Fucoré. Un’esperienza lontani dai rumori della città, per ritrovare il contatto più puro con la natura. Si può, infatti, anche soggiornare nel b&b dell’azienda agricola e vedere il laboratorio di apicoltura, con assaggi di miele.
Nella Riserva naturale geologica del Piacenziano, in Val Vezzeno, Mauro e Grazia si prendono cura dell’azienda agricola biologica Biofilia, le cui api danno origine ad ottimo miele piacentino di acacia, tarassaco, tiglio, castagno, melata e girasole. Sono fondamentali anche per le diverse produzioni dell’orto, le cui verdure di stagione vengono talvolta raccolte insieme agli ospiti, e per i frutti antichi del rigoglioso frutteto, in cui si coltivano più di 20 tipologie di mele con cui gli apicoltori fanno un succo limpido, non filtrato, torchiato a mano.
L’azienda agricola biologica Casa Pietra è la casa delle api. Una dimora di campagna immersa tra le colline di Salsomaggiore Terme (PR), vicino al Castello di Tabiano. È il luogo in cui scoprire diverse tipologie di miele, tra acacia, castagno, tiglio, ma anche il polline, la propoli, la pappa reale, partecipando a degustazioni guidate, in un paesaggio sorprendente. Casa Pietra produce miele biologico ed alleva le api seguendo i loro ritmi naturali.
Escursioni ambientali tra le api della valle del Rubicone, in Romagna
In un mare di girasoli, fiori di campagna, antichi ulivi e vitigni autoctoni di uva sangiovese e trebbiano, volano le api del Podere La Fattoria di Canonica dei Ricci Hotels a Santarcangelo di Romagna, sulle colline nelle vicinanze dello storico fiume Rubicone.
Il cascinale di fine ottocento, con vista sul colle di San Marino e di San Leo, è il luogo in cui sperimentare la vita bucolica, partecipando ad escursioni di educazione ambientale con i bambini tra le arnie colorate, i profumi del miele, dell’olio e del vino. Da questo podere, che custodisce appartamenti in cui respirare l’atmosfera delle case di campagna, partono sentieri da percorrere a piedi e in bicicletta per conoscere l’entroterra romagnolo, tra borghi e colline.
In Molise il Primo Apiario di Comunità d’Italia
In Molise, una delle regioni con la più alta biodiversità d’Italia, l’Apiario di Comunità di Castel del Giudice (IS; nella foto in alto), borgo al confine tra l’Alto Molise e l’Abruzzo, invita a scoprire i segreti del mondo delle api, organizzando visite esperienziali tra le arnie colorate. Guidati dagli apicoltori e vestiti di maschere e guanti, i visitatori praticano apicoltura, esplorando il modo in cui le api collaborano per raccogliere nettare e polline, per costruire i favi, per occuparsi della loro famiglia e dell’ape regina. In estate è possibile anche sperimentare le attività di smielatura.
Le api dell’Apiario di Comunità favoriscono l’impollinazione dei meleti biologici Melise, nati da terreni recuperati dall’abbandono, e delle coltivazioni agricole di questo territorio immerso tra boschi e montagne, che con il Piano del Cibo si è dotato di una politica alimentare a favore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Il miele millefiori dell’Apiario di Comunità di Castel del Giudice è protagonista a colazione e sulla tavola dei ristoranti dell’albergo diffuso Borgotufi – nato da stalle e fienili nella zona rurale del paese -, ed è uno dei prodotti tipici che rendono speciale questo luogo, tra mele biologiche, patate viola e birra agricola fatta con l’orzo coltivato sul posto.
Sul Sentiero delle Api, in Alto Adige
Valgenauna: è così che si chiama il piccolo borgo vicino a Campo di Trens, a sud di Vipiteno e vicinissimo al Romantik Hotel Stafler, da dove parte il piacevole itinerario di 1,7 km lungo il Sentiero delle api, dedicato ai piccoli insetti operosi, che conduce al noto santuario Maria di Trens. Il percorso è corredato da numerosi pannelli con interessanti informazioni sulle origini e la lavorazione dei preziosi mieli di bosco e di fiori e sull’organizzazione sociale delle api. E dopo aver esplorato, ci si può rilassare nel centro benessere dell’albergo, in cui il miele diventa ingrediente pregiato di un massaggio “Detox Honey” per la schiena, che scioglie ed elimina le tossine dal corpo, dando sollievo dal dolore.
Nel Bosco delle Api, in Val d’Ega
In Val d’Ega (BZ), regno per escursionisti per tutte le gambe tra le Dolomiti – Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si può attraversare il Bosco delle Api a Collepietra. Un percorso esplorativo, con vista sul monte Catinaccio, in cui riconoscere 6 stazioni informative per scoprire questi insetti a contatto con i diversi contesti naturali: l’ape nel prato, nello stagno, nel pascolo e nella foresta. Protagoniste non solo le api mellifere, ma anche le diverse api selvatiche, indispensabili anch’esse per la biodiversità. Giunti alla casa dell’apicoltore, si può osservare da vicino il viavai di un alveare sul favo. Inoltre, da metà maggio a fine settembre, ogni martedì si può partecipare ad escursioni guidate a tema. E per completare l’esperienza, non può mancare una degustazione di miele.