(Adnkronos) – Il Torino vince 1-0 a Verona nel ‘lunch match’ della 35/a giornata di Serie A, disputato allo stadio ‘Bentegodi’ della città scaligera, grazie a un gol di Vlasic e sale all’ottavo posto in classifica con 49 punti. Un successo meritato da parte dei granata che hanno creato le migliori occasioni da rete sia nel primo tempo sia nella ripresa, con il Verona tenuto in partita da una grande prestazione di Montipò. Gialloblù che adesso sono terzultimi, a pari punti a quota 30 con lo Spezia.
LA PARTITA – Le scelte di formazione dei padroni di casa sono quelle preventivate: l’unica variazione rispetto alla vittoria di Lecce è l’inserimento di Ngonge, preferito a Duda sulla trequarti. Tra gli ospiti degli ex Juric e Ilic, invece, sono Karamoh e Vlasic ad agire a supporto di Sanabria. È proprio il croato a decidere la prima frazione con un gran gol dal limite dell’area, che trafigge l’incolpevole Montipò dopo 29′.
I granata sono pericolosi in altre occasioni con Vojvoda, imbeccato prima da un cross di Karamoh e poi protagonista di una percussione solitaria. Il Verona, oltre alle difficoltà a pungere, perde per infortunio Magnani, sostituito al 22′ da Coppola, eccessivamente morbido nella marcatura su Vlasic proprio in occasione della rete del croato.
In avvio di ripresa Zaffaroni opera altri due cambi, entrambi obbligati: si fermano anche Dawidowicz e Verdi, rilevati da Cabal e Duda. La sfortuna, però, s’accanisce sui gialloblù: dopo 13′ alza bandiera bianca lo slovacco, che cede il posto a Braaf. Malgrado le difficoltà Ngonge ha una grande occasione al 57′, su una bella rifinitura di Abildgaard, ma viene fermato sul più bello dal tackle di Singo. Dopo il rimpallo è Lazovic ad andare alla conclusione, scheggiando il palo.
A un quarto d’ora dal termine è il Torino a sfiorare il colpo del ko. Giocata sull’asse Milinkovic-Ricci, con il portiere a pescare l’inserimento del compagno con un lancio preciso: lo stop a seguire dell’ex Empoli mette fuori causa Hien, ma la conclusione – con Montipò battuto – termina clamorosamente a lato.
La squadra di Juric chiude con il rammarico di non aver archiviato prima la pratica: in rapida successione Singo sfiora per due volte il raddoppio, prima con un destro disinnescato da Montipò, e poi con una deviazione di coscia in area che termina alta di un soffio. Ci prova pure il subentrato Pellegri, da posizione defilata, e ancora una volta è il portiere di casa a metterci una pezza. L’ultimo sussulto lo regala Braaf, che dopo un dribbling in bello stile spreca una grande chance sparacchiando alto da ottima posizione.