Fabio Fazio ha detto addio alla Rai e andrà a guadagnare un ricco contratto alla Discovery. Secondo le cifre che sono circolate il conduttore in quattro anni porterà a casa tanti soldi che invece andranno a risparmiare gli italiani.
Fabio Fazio, stipendio a Discovery e quello passato in Rai
Fabio Fazio ha detto addio alla Rai ed ha firmato un contratti di quattro anni con la Warner Bros Discovery Italia. Secondo quanto riporta La Verità Fazio guadagnerà 2,5 milioni all’anno che, moltiplicati per quattro, fanno 10 milioni di euro. Una cifra nettamente in crescita (del 30%) rispetto agli 1,9 milioni percepiti in Rai con l’ultimo contratto.
Secondo un esposto del Codacons alla Corte dei Conti, Fazio avrebbe percepito 2,2 milioni di euro all’anno a titolo di cachet personale e 10,6 milioni di euro tra costi di produzione e diritti sul format “Che tempo che fa” pagati dalla Rai alla società “Officina srl”, di cui Fazio era proprietario al 50%. Vi sarebbero stati poi costi di rete, scenografia, redazione, ecc. per altri 2,8 milioni di euro, e infine 2,6 milioni per costumi, trucco, riprese interne, collegamenti esterni, ecc., che avrebbero portato la spesa totale per la trasmissione a 18,3 milioni di euro all’anno.
Il Codacons festeggia: “Bene l’addio, è costato…”
La Codacons ricorda che con l’uscita dalla Rai, gli italiani andranno a risparmiare bei soldi. “Per anni Fazio ha dettato legge in Rai, imponendo le due condizioni alla rete e conducendo una trasmissione faziosa e di parte, dove si dava spazio solo agli ospiti graditi dal conduttore con presenze fisse controverse e contestate, contrarie ai principi del servizio pubblico, come quella del virologo Roberto Burioni, lo stesso Burioni che sul Covid aveva affermato il ‘rischio zero’ per l’Italia, e che sui social ha pesantemente offeso per il suo aspetto fisico una ragazza colpevole di non essere d’accordo col medico – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ma sono proprio i costi eccessivi di ‘Che tempo che fa’ e i maxi-compensi riconosciuti negli anni a Fazio a rendere una buona notizia l’addio del conduttore alla Rai, che potrà ora utilizzare meglio le risorse raccolte presso i cittadini attraverso il canone”.