(Adnkronos) –
L’Ucraina è quasi pronta per la controffensiva nella guerra con la Russia. Il presidente Volodymyr Zelensky non scende nei particolari, ma conferma almeno parzialmente le news secondo cui la macchina bellica di Kiev è quasi pronta. ”Le brigate offensive sono a buon punto, ci stiamo preparando. Ma non fornirò ulteriori dettagli”, dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine di un incontro con i comandanti delle sue forze armate a proposito della tanto attesa controffensiva di primavera. Negli ultimi giorni l’esercito di Kiev ha ottenuto successi sulla linea del fronte di Bakhmut facendo ritenere ad alcuni che la controffensiva sia già iniziata. L’Ucraina non ha però fatto alcun annuncio ufficiale in merito.
L’esercito ucraino, secondo le informazioni provenienti da fonti militari e diffuse dal Kiev Independent, hanno riguadagnato circa 2 km con un’operazione considerata “una svolta”. Le forze armate di Kiev hanno conquistato un punto d’appoggio ”per una ulteriore controffensiva”. Le news ucraine si accompagnano alle informazioni secondo cui unità regolari dell’esercito russo si sarebbero ritirate di 570 metri a nord di Bakhmut. A puntare il dito contro l’esercito di Mosca è, ancora una volta, Yevgeny Prigozhin: il capo del gruppo mercenario Wagner accusa l’esercito di Mosca di aver lasciato esposti i fianchi dei suoi combattenti.
I segnali relativi all’inizio di una nuova fase della guerra comprendono anche le informazioni che arrivano da Londra. L’Ucraina ha iniziato a usare i missili a lungo raggio ‘Storm Shadow’ forniti dal Regno Unito e ha preso di mira i centri di comando russi. Il ministro della Difesa Ben Wallace spiega che ”sono stati utilizzati con successo da quando abbiamo annunciato il loro dispiegamento in Ucraina, ma non entrerò in ulteriori dettagli”. Wallace aggiunge di essere stato informato in tal senso ”dagli ucraini, sono contento che li stiano aiutando a difendere il loro Paese”.
I missili Storm Shadow, l’arma a più lungo raggio nell’arsenale ucraino, sono stati consegnati recentemente a Kiev in vista di una prevista controffensiva contro l’esercito russo. Il missile da crociera a lungo raggio ha un raggio di tiro di oltre 250 chilometri.
Il conflitto si combatte anche nei cieli. Fondamentale, per l’Ucraina, il contributo dei Patriot forniti dagli Stati Uniti. Negli ultimi giorni, la difesa ucraina ha neutralizzato la quasi totalità delle offensive russe, portate anche con i missili ipersonici Kizhal. Mosca ha rivendicato la distruzione di una batteria di Patriot. Secondo il Pentagono, però, il risultato ottenuto dalla Russia sarebbe stato meno rilevante e ora sarebbe stato totalmente cancellato: “La batteria Patriot che era stata danneggiata è stata riparata ed è tornata completamente operativa”, dice Sabrina Singh, addetta stampa del Pentagono.