(Adnkronos) –
Missione di pace in Ucraina, il Papa ha affidato al cardinale Matteo Zuppi l’incarico. Bergoglio ha scelto come ‘mediatore’ il cardinale Matteo Zuppi, presidente dei Vescovi italiani che, nel suo lungo background, da sacerdote ha svolto con successo il compito di mediatore nel processo di pacificazione che portò alla fine della guerra civile in Mozambico. Il 4 ottobre 1992, nella Comunità di Sant’Egidio a Roma venne siglata la fine delle ostilità. L’ufficializzazione, dopo le indiscrezione circolate nei giorni scorsi, è arrivata in serata dal Vaticano, a una settimana dal faccia a faccia tra il Papa e il presidente ucraino Zelensky. “Posso confermare – ha fatto sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni – che Papa Francesco ha affidato al cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l’incarico di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina, nella speranza, mai dimessa dal Santo Padre, che questo possa avviare percorsi di pace. I tempi di tale missione, e le sue modalità, sono attualmente allo studio”.
L’indiscrezione dei giorni scorsi da parte del sito paravaticano ‘Sismografo’ riferiva della decisione del Papa di mandare Zuppi a Kiev e mons. Claudio Gugerotti, a capo del dicastero per le Chiese Orientali, a Mosca. Ieri, il dicastero, ha precisato che “al Prefetto nulla consta di quanto affermato a suo riguardo”. Il cardinale Zuppi, dunque, è stato scelto dal Papa come uomo della mediazione per la pace in Ucraina. “Accogliamo come un segno di grande fiducia e con i migliori auspici la decisione di Papa Francesco di affidare al cardinale Matteo Zuppi l’incarico di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni del conflitto in Ucraina e ad avviare percorsi di pace”, ha sottolineato il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi. “Invitiamo le comunità ecclesiali e, in particolare, i monasteri presenti sul territorio nazionale ad accompagnare sin d’ora con la preghiera questa missione che il Santo Padre ha voluto conferire al Presidente della Cei affinché porti frutto e aiuti a costruire processi di riconciliazione”, l’appello del segretario generale dei Vescovi italiani.