La scelta di fare il concerto a Ferrara da parte di Bruce Springsteen, non ha trovato il consenso di molti. A dire la sua c’è stato anche Manuel Agnelli, il quale si attendeva un gesto di altruismo e interesse nei confronti dei cittadini colpiti dall’alluvione.
In quei giorni, infatti, l’Emilia Romagna ha sofferto a causa del maltempo.
Springsteen e la scelta di fare il concerto a Ferrara: le parole di Manuel Agnelli
Giovedì 18 Maggio si è tenuto un concerto a Ferrara, nonostante la situazione climatica non lo permettesse. Questo ha portato Bruce Springsteen ad essere aspramente criticato. Eppure l’evento si è tenuto, regalando una piacevole serata di musica. Sotto l’occhio del ciclone per diversi giorni, è stato ripreso anche da Manuel Agnelli.
Il cantautore italiano, intervista da Repubblica, ha detto la sua per quanto riguarda l’organizzazione di un concerto:
“Dietro un evento del genere c’è il lavoro di centinaia di persone. Un investimento economico e organizzativo enorme, con persone che rischiano di perdere un sacco di soldi. In più è un’occasione di arricchimento per il territorio e anche, detto con la leggerezza che ci vuole, di distrazione. In una situazione tragica, un concerto può aiutare”.
Tanti soldi e molto lavoro e, pertanto, si corre il rischio di vanificare l’operato di molte persone.
Il frontman degli Afterhours si è poi soffermato su The Boss e la sua scelta:
“Qualunque cosa avesse detto, sarebbe stata strumentalizzata e avrebbe generato polemiche inutili. L’unica cosa che davvero non mi è piaciuta è che non abbia devoluto l’incasso alle vittime dell’alluvione. Mi ha stupito, dal Boss non me l’aspettavo”.
Vista la decisione di fare lo stesso il concerto, Manuel Agnelli si sarebbe aspettato un occhio di riguardo da parte di Bruce Springsteen, devolvendo i soldi in beneficenza così da aiutare le vittime.
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