(Adnkronos) – La segretaria al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen ha spostato al 5 giugno la data di un possibile default nel caso di un mancato accordo fra democratici e repubblicani sul tetto del debito. In una lettera inviata ai parlamentari, Yellen ha indicato nel 5 giugno – finora era il primo giugno – la data nella quale gli Stati Uniti non avranno più il denaro per onorare i propri impegni finanziari. Le nuove proiezioni forniscono un’indicazione temporale al Congresso mentre si continua a negoziare per arrivare ad un’intesa, che oggi veniva data più vicina.
“Abbiamo fatto progressi la notte scorsa, dobbiamo fare più progressi ora”, dice il leader repubblicano Kevin McCarthy parlando ai giornalisti al Congresso e sottolineando che il suo obiettivo sia “cambiare la traiettoria” della spesa del governo in modo da ridurre il debito nazionale. Alla domanda se poi crede che si potrà arrivare ad un accordo oggi, lo speaker repubblicano ha risposto dicendo che intende “lavorare al massimo” ma che ogni accordo deve “essere degno del popolo americano”.
Per McCarthy i negoziati sono arrivati ad un solo punto cruciale: “Tutto dipende dalla spesa”, ripete, criticando i democratici che vogliono continuare a prendere soldi in prestito da altri Paesi e si oppongono all’obbligo del lavoro per poter godere di programmi di assistenza sociale.
Agli Usa arriva intanto la dura reprimenda della direttrice del Fondo monetario internazionale, che denuncia l’ennesimo rinvio di un accordo sul tetto del debito fra repubblicani e democratici. Kristalina Georgieva prende a prestito la favola di Cenerentola per sottolineare l’urgenza di un’intesa, con i negoziati dell’ultimo minuto che mettono a rischio la stabilità finanziaria globale.
“Tutti abbiamo letto la favola di Cenerentola che deve lasciare il ballo esattamente a mezzanotte. E siamo a questo punto – dice Georgieva ai giornalisti a Washington – Quindi, prima che la nostra carrozza si trasformi in una zucca, potremmo risolvere questo problema? Non si tratta solo della perdita di una scarpetta”.