Elisa Esposito ha lanciato una nuova lingua sui social. La prof del corsivoe ha avuto una nuova idea in vista dell’estate. Staremo a vedere se ci sarà lo stesso successo, viste soprattutto le ultime pesanti polemiche e critiche ricevute.
Elisa Esposito, la prof del corsivoe, lancia una nuova lingua per l’estate
“Pensavate che fossi sparita e che non avrei più fatto lezioni, vero? E invece eccomi qui“, è ritornata alla carica la prof del corsivoe Elisa Esposito. La prof social ha lanciato una nuova lingua per l’estate.
L’annuncio arriva dopo diverse polemiche e critiche ricevute da numerosi hater. “Tante persone mi augurano anche il male, il fallimento. Questo perché vi rode che a 19 anni una ragazza così giovane ha cominciato a guadagnare tutti questi soldi. È la verità, aprite gli occhi. Se adesso guadagno quello che guadagno è solo grazie a me stessa, non ho chiesto aiuto a nessuno. Mi sono costruita letteralmente tutto da sola. Ho fatto una scuola di estetica e diversi stage. Stavo in negozio quasi dieci ore al giorno, non mi pagavano. È stato per poco tempo, ma mi è bastato per capire che non volevo fare quella vita, non volevo essere sfruttata da nessuno. Non pensate che la vita da influencer sia facile come vedete, perché dietro ogni video c’è un lavoro lungo, ci facciamo il c**o anche noi, ovviamente meno rispetto a chi lavora in fabbrica”.
L’annuncio: “Ecco il maranzivoe”
Sui social in un video Elisa ha spiegato di voler lanciare la nuova lingua “maranzivoe”: “Quest’anno i maranza sono andati un sacco di moda. Quindi perché non unire queste due fantastiche lingue, il corsivoe più i maranza? Ovvero il maranzivoe” e ha poi aggiunto qualche regola pratica per imparare questa nuova lingua, la cui intonazione sarebbe simile a quella del “corsivoe” ma con “regole grammaticali ben differenti”. Ecco la prima lezione: “Nel corsivo va messa l’onda sopra la o, mentre nel maranzivoe va messa la barra. Questo perché? Perché i maranza sono delle persone forti e quindi servono delle lettere più chiuse, più forti, più da cattivi. Per quanto riguarda la lettera a, invece, nel corsivoe bastano due puntini e nel marzivoe bisogna mettere una bella riga sopra la a”.