Perché questo articolo potrebbe interessarti? Se ti piace viaggiare, e magari prendi spesso un volo low cost per visitare una capitale europea, sappi che in futuro potresti dove rinunciare all’aereo a favore di un mezzo di trasporto più sostenibile.
Addio voli a corto raggio in Europa?
Tutto parte qualche giorno fa con una mossa coraggiosa del governo francese, che ha vietato i voli nazionali a corto raggio nel tentativo di ridurre la dipendenza del paese dai viaggi aerei. Non è un divieto totale, perché al momento la nuova legge francese si applica solo alle tratte in cui esistono valide alternative ai treni ad alta velocità, ma intanto questa scelta ha segnato un enorme passo verso un futuro più verde.
Più treni, meno aerei
La nuova regola della Francia potrebbe ora spianare la strada a ulteriori cambiamenti, anzi: sono sempre più numerose le voci di attivisti e politici che chiedono che il divieto venga replicato in tutto il continente. In primis il politico belga Georges Gilkinet, il quale ha dichiarato che i voli più brevi dovrebbero essere sostituiti da migliori collegamenti ferroviari. Voler “vietare voli a distanza così breve a livello europeo ha senso”, ha detto in occasione del lancio del nuovo servizio ferroviario notturno Bruxelles-Berlino European Sleepera.
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Quanto inquina l’aereo?
Allo stesso modo, anche gli attivisti ambientalisti di Greenpeace hanno espresso il loro sostegno a un divieto simile, affermando che non dovrebbero esserci voli a corto raggio all’interno dell’UE se l’equivalente treno o traghetto impiega meno di sei ore: questo tipo di divieto, secondo l’ong, potrebbe far risparmiare fino a 3,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
Altro che viaggi green… è boom di jet privati
Diventeremo tutti dei novelli Greta Thunberg? La giovane svedese dal 2015 rifiuta di prendere aerei, privilegiando spostamenti alternativi meno dannosi per l’ambiente, perfino quando si tratta di attraversare dell’oceano. “Un volo intercontinentale – ha affermato, preferendo la barca a vela – può cancellare venti anni di raccolta differenziata”. Tra i suoi connazionali si è anche diffusa uno specifico termine, flygskam, per indicare la vergogna di prendere l’aereo.
In ogni caso la risposta è no, non diventeremo tutti come Greta Thunberg, anzi. Secondo un’analisi commissionata da Greenpeace Europa centro-orientale alla società olandese di consulenza ambientale CE Delft, le emissioni dei jet privati in Europa sono più che raddoppiate nel giro di un anno, superando quelle prodotte annualmente da 550mila cittadini europei. Nel 2022 sono stati registrati oltre 572mila voli registrati (+64% rispetto al 2021). E l’Italia è alta in classifica: con 55.624 voli effettuati nel 2022 (+61% rispetto ai 34.500 del 2021) siamo il quarto Paese europeo per numero di voli (il terzo, considerando solo quelli dell’Ue) e il terzo in termini di emissioni di anidride carbonica generata. Ne abbiamo di treni da prendere.