Silvio Berlusconi? Lascia agli italiani un ricordo molto più netto come imprenditore che come politico. Sulla figura dell’ex presidente del Consiglio il giudizio istituzionale è frastagliato, quello aziendalistico nettamente positivo. Sono i dati del sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 12 e il 15 giugno 2023. Dunque tra la data della morte del Cavaliere e quella appena successiva ai suoi funerali.
Per due italiani su tre Berlusconi è stato un grande imprenditore
Il Silvio Berlusconi imprenditore convince, e molto, gli intervistati. Quasi i due terzi del campione promuovono il costruttore, tycoon mediatico, editore e patron calcistico che con Edilnord, Mediaset, Mondadori e Milan ha espanso Fininvest in ogni settore. I giudizi positivi (65,8%) sono superiori a quelli negativi (20,6%) pur nella presenza di una zona grigia non residuale, superiore all’11% del campione.
Quasi la maggioranza assoluta del campione, il 48,2%, dà un giudizio positivo su ogni fronte all’operato imprenditoriale del defunto Cavaliere. Un dato assai diverso da quello sul giudizio politico.
Il Berlusconi politico è più divisivo
Sul fronte del ricordo politico del Cav prevalgono invece, seppur di stretta misura, i dati che puntano verso un giudizio complessivamente negativo del suo operato. Il quattro volte presidente del Consiglio è valutato da un 47,1% che dà un giudizio negativo del Berlusconi politico mentre i giudizi positivi sono il 43,8%. Notare come i giudizi nettamente positivi (24,8%) e negativi (31,2%) sovraperformino su quelli più in zona grigia.
Spicca il fatto che i giudizi positivi siano in quota inferiore alla massa dell’elettorato di destra e di centro-destra nel Paese. La fiducia in Giorgia Meloni è al 44,8%, mentre Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sommano il 46,7% dei consensi. C’è dunque una quota, residuale, di elettorato di centrodestra che ha un ricordo negativo della quasi trentennale epopea berlusconiana. Pur votando partiti della sua coalizione o sostenendo l’ultimo esecutivo da lui appoggiato.
Un referendum su trent’anni d’Italia
Per gli analisti dell’Osservatorio Globalizzazione parlare di Berlusconi significa parlare di almeno trent’anni di storia italiana. Significa non poter esaurire il ciclo storico del centrodestra senza parlare del suo patriarca, non poter ragionare di dinamiche elettorali e istituzionali senza fare i conti che c’è stato un prima e dopo Berlusconi.
Ogni sondaggio sul Cavaliere sarà, nei prossimi mesi e anni, un referendum su trent’anni di storia italiana. La tre giorni di celebrazioni funebre del premier più longevo della storia d’Italia ce lo ha insegnato: si può amare o detestare Berlusconi, non lo si può ignorare. L’uomo si presta a giudizi complessi e i sondaggi di Termometro Politico lo confermano: ci sono elettori di centrodestra che hanno un giudizio negativo sul Cav premier e elettori progressisti che lo stimano come imprenditore. Quel che potrebbe non esistere più è Forza Italia come la conosciamo: chi potrà portare avanti un’eredità così capace di far coesistere identità e contraddizioni nel nome del Capo? Ai posteri l’ardua sentenza.
Per approfondire: 2011, attacco all’Italia: la mano francese dietro la caduta di Berlusconi
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True Data è il nuovo approfondimento settimanale di True News, in collaborazione con Termometro Politico e Osservatorio Globalizzazione. Ogni settimana partiremo da una tematica di attualità nel nostro paese. Lo approfondiremo a livello demoscopico – con un sondaggio realizzato ad hoc – e a livello internazionale – con i dossier dei nostri analisti. Vi aspettiamo ogni venerdì, con il sondaggio di Termometro Politico; l’analisi di Osservatorio Globalizzazione e i contenuti multimediali di The Pitch, coordinato dalla rete di True News.