Giornata Mondiale del Rifugiato 2023: il 20 giugno ricorre questo appuntamento in tutto il mondo e l’Italia partecipa con una particolare iniziativa. Infatti, verranno illuminati diversi monumenti in tante città.
Giornata Mondiale del Rifugiato 2023: perché ricorre il 20 giugno
Il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del rifugiato l’appuntamento annuale sancito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di oltre 70 milioni di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati nel mondo che, costretti a fuggire da guerre e persecuzioni, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era la loro vita per cercare salvezza altrove. L’appuntamento annuale è stato stabilito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2001 (A/RES/55/76) in occasione del 50° anniversario delle Convenzione di Ginevra del 1951 sullo Status dei Rifugiati.
Giornata Mondiale del Rifugiato 2023: l’allarme lanciato
Unicef Italia ha lanciato l’allarme sui rifugiati minorenni. “Dal 2014 oltre 100.000 minorenni sono arrivati in Italia senza adulti che li accompagnassero, attraversando il Mediterraneo centrale – la rotta migratoria più pericolosa al mondo, con oltre 21.000 vittime di naufragio nello stesso arco di tempo. Per rispondere ai bisogni specifici di questa popolazione di giovanissimi migranti e rifugiati, dal 2016 l’UNICEF ha attivato in Italia un ampio programma che include il sostegno alla prima accoglienza, il supporto legale e psico-sociale, l’inclusione nel sistema scolastico e formativo, la collocazione in ambienti alternative ai centri di accoglienza (famiglie affidatarie. mentoring, tutori volontari), la formazione degli operatori, la prevenzione della violenza di genere e molto altro ancora”.
I monumenti italiani illuminati
I monumenti che si tingeranno di blu sono la Fontana del Calamo di Ancona, la Fontana monumentale di piazza Aldo Moro a Bari, la Porta San Giacomo di Bergamo, la scultura di Nardo Dunchi “Armonie di Luce” di Carrara, la Statua de Il Cavatore di Catanzaro, le porte storiche (Torre San Niccolò, Porta alla Croce in Piazza Beccaria, Porta San Gallo in Piazza della Libertà, Porta al Prato, Porta Romana, Porta San Frediano) di Firenze, la Fontana di piazza de Ferrari a Genova, la Porta d’Europa a Lampedusa, la Fontana del Nettuno a Napoli, il Teatro Massimo a Palermo, il Palazzo Senatorio a Roma, il centro culturale “Spazio Meno Assenza” di Pozzallo, il Palazzo di Città a Taranto, la Mole Antonelliana a Torino, la Fontana del Nettuno a Trieste e la Gran Guardia a Verona.