Lecco, l’iscrizione in serie B è a rischio: senza stadio si rischia l’esclusione. L’ok fuori tempo per l’impianto di Padova mette nei guai il club lombardo, che aveva ottenuto la sua prima promozione in cadetteria da cinquant’anni. Cosa succederà?
Lecco, si trema per l’iscrizione in serie B: senza stadio salta tutto
Nonostante l’impresa ai playoff di Serie C, il Lecco rischia una clamorosa beffa. Il club lombardo aveva lottato con le unghie e con i denti per guadagnarsi la promozione in serie B, la prima in ben cinquant’anni. Ora rischia di saltare tutto per un semplice problema logistico. Per iscriversi alla serie B è necessario indicare uno stadio di casa che rispetti le normative della competizione. L’attuale stadio del Lecco non è a norma e non può ospitare il consistente pubblico che ci si aspetta per le partite di cadetteria. Fin troppi i lavori da fare per adeguare l’impianto in così poco tempo, per questo la dirigenza dei blu-celesti ha optato per una soluzione alternativa: chiedere “ospitalità” allo Stadio Euganeo del Padova, almeno per la prossima stagione.
Nonostante la disponibilità del club biancoscudato, tuttavia, la dirigenza si è ritrovata a raccogliere la documentazione necessaria in tempi brevissimi. La domanda di iscrizione, con indicazione dello stadio, andava presentata entro il 20 giugno, ad appena due giorni dalla fine dei playoff. I nulla osta della Prefettura e della Questura di Padova sono arrivati solo il 21 giugno. Il rischio che la Lega di Serie B rigetti la domanda di iscrizione in quanto incompleta è purtroppo molto alto.
Cosa succede adesso, dai ricorsi alle candidate alla riammissione: ipotesi serie B a 21 squadre
Cosa succederà adesso? Il Lecco si ritrova in una posizione complicatissima e potrebbe tentare di fare ricorso. Ci sono già accordi economici tra il proprietario dei blu-celesti Paolo Di Nunno e il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni per i lavori di adeguamento dello stadio: la squadra vuole a tutti i costi giocare in cadetteria. Un’eventuale esclusione sarebbe disastrosa, in quanto la squadra non ha presentato neanche la domanda di iscrizione per la serie C e rischierebbe di gareggiare in D.
D’altro canto, molte altre squadre sono pronte a cogliere quest’occasione per ottenere la riammissione in serie B e si opporrebbero all’ammissione fuori tempo massimo del Lecco. In prima fila c’è il Brescia di Massimo Cellino, retrocesso in serie C dopo la sconfitta ai playout con il Cosenza, ma che avrebbe ora una chance di restare tra i cadetti per il rotto della cuffia. Si fa sempre più calda l’ipotesi di una serie B a 21 squadre per la prossima stagione.