(Adnkronos) – Vladimir Putin si occupa dell”operazione militare speciale’ in Ucraina dalla mattina alla sera. Lo ha detto lo stesso presidente russo in un’intervista a Rossiya-1 registrata il 21 giugno scorso, secondo quanto riferito dalle agenzie di Mosca. “Certo, presto attenzione prioritaria”, ha risposto alla domanda su quanto tempo dedichi a seguire gli sviluppi dell’operazione, “la giornata inizia e finisce con questo”. Putin si dice “fiducioso” sul fatto che saranno realizzati tutti i piani e gli “obiettivi” prefissati per l’operazione.
La Cina ha intanto espresso sostegno alle misure adottate dalla leadership russa per stabilizzare la situazione interna dopo l’ammutinamento ieri del Gruppo Wagner. Lo afferma una nota diffusa dal ministero degli Esteri russo citata dall’agenzia di stampa Tass.
“La parte cinese ha espresso sostegno agli sforzi della leadership della Federazione Russa per stabilizzare la situazione nel Paese in relazione agli eventi del 24 giugno e ha ribadito il proprio interesse a rafforzare la coesione e la prosperità della Russia”, si legge nella nota che segue l’incontro a Pechino tra il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang ed il vice ministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko.
Una “certa crisi” nel governo russo è intanto stata ammessa dal politologo ed ex consigliere di Vladimir Putin, Sergei Markov, all’indomani della ribellione del Gruppo Wagner. In un’intervista a Bbc Radio 4, il politologo ha evidenziato che Mosca non ha il pieno controllo su tutto l’esercito russo. “Quindi Vladimir Putin dovrà cambiare la sua politica e, su richiesta della società russa e di parte dell’esercito russo, condurre una politica più dura per vincere la guerra in Ucraina”, ha dichiarato, sottolineando che l’ammutinamento della Wagner ha creato una “situazione terribile” per Putin e per la Russia nel suo insieme e avrebbe potuto causare una “grande guerra civile”.
Secondo Markov, Putin ha commesso “errori”, il principale dei quali è stato “che si fida troppo dei politici occidentali”. D’ora in poi, Putin potrebbe dover fare affidamento solo sulla “forza militare”, ha concluso.