La Meloni e il suo Governo sono fatti. Della stessa sostanza delle contraddizioni. Il Signor Presidente del Consiglio in settimana ha scoperto l’esistenza delle serie tv. E non ne è rimasto compiaciuto. In particolare, ha puntato l’indice contro Breaking Bad, roba freschissima, e il documentario Sanpa. Motivo? “È un paradosso avere serie che ergono a eroe uno spacciatore, mentre ce ne sono altre contro Vincenzo Muccioli”. Congiuntamente alla boutade, ecco approdare sui social un video imbarazzante che coinvolge perfino il CT della NazionaleRoberto Mancini. Uno spot che vuole essere campagna di sensibilizzazione contro gli stupefacenti, probabilmente ideato da qualche grande mente a cui non nuocerebbe cominciare a farne uso. Il claim è presto detto: “Tutte le droghe fanno male, scegli le emozioni vere”. A questo punto, Meloni e il suo team creativo ignorano un importante dato fattuale: pure l’alcol è una droga. Con la prossima crociata, dopo quella contro l’abolizione delle croci sulle montagne, sarà guerra all’happy hour? Se fossimo in una puntata di Black Mirror, quando Black Mirror aveva ancora senso di esistere, qui in sovrimpressione apparirebbe la scritta: “The future is bright”.
La Meloni ci renderà mormoni
La Meloni non perde mai occasione per farsi ridere dietro. Anche da sobri. Riguardo la legalizzazione della marijuana, il dibattito è aperto almeno dagli anni Ottanta. Con lo Stato in perenne opposizione. E che oggi non riesce nemmeno a rendersi conto della contraddizione: perché se “tutte le droghe fanno male”, allora dovrebbero essere illegali anche aperitivi e sigarette. Per non parlare del caffè. Praticamente, applicando alla lettera quanto sostiene la surreale campagna, il Governo Meloni ci trasformerebbe in mormoni. Mormoni e, quindi, pieni di prole. Si parla proprio in questi giorni di incentivi alla natalità (arriveranno mai davvero? In quale misura? Chiediamolo al nostro inviato in collegamento da Narnia). E nuove direttive chiedono alla Rai di adeguarsi alla linea, motivando i telespettatori a figliare tramite programmi e fiction ad hoc. Basta con le serie ambientate in chiese e conventi, dunque? Il voto di castità, seguendo questa logica, diverrebbe a conti fatti un reato. In primo luogo, comunque, “diseducativo”. Come quel criminale di Don Matteo che, egoisticamente, ha deciso di far spallucce di fronte al drammatico crollo dell’italico tasso di natalità. Potrebbe pure essere perché nessuno tiene più una lira, ma no, sarà sicuramente colpa delle pericolosissime fiction Rai. Da sempre, contro il sistema.
La Meloni non sa che l’alcol è una droga pesante?
La Meloni abbaia contro vizi e serie tv. E, mentre lo fa, ignora. Ignora, per esempio, un importante dato fattuale. Nonché scientifico. L’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità divenuta assai celebre in pandemia) inserisce l’alcol all’interno del campionato delle droghe pesanti. Esatto, come l’eroina. La cannabis, invece, gioca in quello delle leggere. A voler seguire la logica, per quanto un po’ da avventista del settimo giorno, è come se, in un universo parallelo, pub e discoteche al posto di drink e super alcolici, avessero in menù delle care e vecchie “pere”. L’OMS mica è scemo. Dando un occhio ai dati, i danni dell’alcol non sono certo infinitesimali: in Europa, ogni giorno se ne tornano al Creatore 2545 individui a causa delle conseguenze dovute dipendenza da gioco della bottiglia. Per un totale di un milione l’anno. Quindi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità epitaffia così: “L’alcol è una droga giuridicamente legale ma si tratta di una sostanza molto tossica per la cellula epatica, più di molte droghe illegali. La dipendenza che può creare è devastante e non ha paragoni”. Sui danni del fumo, delle sigarette – monopolio Stato, non ci dilunghiamo nemmeno. Insomma, il Governo Meloni ha segnato un nuovo autogol. Oppure, più semplicemente, ci sta mostrando il teaser della sua prossima stagione: “Tutte le droghe fanno male” quindi prepariamoci a una vita senza alcol, tabacco e manco caffè. Però, piena di figli, tanti piccola balilla-mormoni. The future is bright.