Con la Francia in rivolta, a soffermarsi sull’omicidio del ragazzo francese c’è stato Mbappé, definitosi indignato e incredulo per quanto accaduto.
Il territorio sta vivendo una vera e propria rivolta, che sembra non potersi placare.
Omicidio ragazzo francese, le parole di Mbappé
Sotto la lente di ingrandimento dopo aver praticamente ammesso che lascerà il PSG, Kyilian Mbappé nelle ultime ore sta pensando ad altro e, come parte dei cattini, si sente indignato e scioccato per il decesso di un giovane 17enne. In Francia le rivolte non si fermano e le aspre proteste hanno causato danni e arresti, ben 150 durante la notte.
A soffermarsi sulla situazione il calciatore classe ’98, che ha voluto dedicato un pensiero a Nael, ragazzo francese ucciso da un agente di polizia in prossimità della zona periferica di Nanterre. Fermato ad un posto di blocco, il ragazzo era sprovvisto di patente, spingendolo a scagliarsi contro la pattuglia della polizia, la quale ha aperto il fuoco, per legittima difesa. Questo almeno quanto ricostruito dalle prime analisi.
Circola però un video in cui un testimone mette in dubbio la veridicità della vicenda, mostrando al contempo che uno dei due agenti impugna la pistola e la punta verso il ragazzo. Dopodiché, mentre il veicolo avanza, il poliziotto prende la mira e spara, in posizione laterale rispetto al mezzo e, dunque, non in pericolo.
A rimproverare questa situazione lo stesso calciatore, che si dimostra schifato per l’accaduto e si stringe intorno al dolore della famiglia del giovane ragazzo. Proprio su Twitter Mbappé ha espresso il suo disappunto.
“Mi dispiace per la mia Francia. Una situazione inaccettabile. Tutti i miei pensieri vanno alla famiglia e ai suoi cari di Naël, questo angioletto che se n’è andato troppo presto”.
Questo evento sta mettendo a repentaglio la stabilità socio-politica del territorio francese, tra proteste e violenti ripercussioni.