Regione Lazio ha pubblicato un documento con cui delinea il modello organizzativo per i servizi di telemedicina territoriali ed ospedalieri. La Regione – si legge in apertura del dossier – intende comunque sostenere lo sviluppo dei servizi di telemedicina, proponendo nuove soluzioni organizzative e promuovendo fortemente l’utilizzo delle piattaforme regionali per garantire la diffusione omogenea dei principali servizi di telemedicina.
Resta alla singola Azienda/Asl la possibilità di scegliere eventuali altre soluzioni tecnologiche
Tuttavia, resta alla singola Azienda/Asl la possibilità di scegliere eventuali altre soluzioni tecnologiche, che saranno quindi al di fuori dei finanziamenti PNRR; tali soluzioni dovranno comunque obbligatoriamente dialogare con la piattaforma regionale ed osservare tutte le normative di interoperabilità, sicurezza e privacy, indicate nelle linee guida dell’Agenas.
Attualmente nel territorio sono già attive piattaforme Regionali per alcuni ambiti della telemedicina, quali il Telemonitoraggio, il Teleconsulto e la Televisita
Allo stato attuale, come riportato nel documento scaricabile, nella Regione Lazio sono già attive piattaforme Regionali per alcuni ambiti della telemedicina, quali il Telemonitoraggio, il Teleconsulto e la Televisita, che sono state ampiamente utilizzate e collaudate. Considerando il loro largo utilizzo, si intende quindi rafforzare e migliorare l’uso delle stesse fino a quando non saranno acquistate con fondi PNRR le nuove soluzioni proposte dalle gare nazionali coordinate dall’Agenas. Tale scelta permetterà di rodare e migliorare i percorsi organizzativi di tutti i servizi di telemedicina che si andranno ad integrare con il nuovo assetto organizzativodescritto dal DM 77/2022 e renderà più facile lo switch alle nuove piattaforme quando queste saranno attive.