La Russa difende il figlio dalle accuse di violenza sessuale nei confronti di una ragazza. Pronta la replica del legale della presunta vittima così come l’attacco della segretaria del Pd Elly Schlein che ha dato del sessista al presidente del Senato.
La Russa difende il figlio dalle accuse
Ignazio La Russa ha difeso il figlio Leonardo dalle accuse di violenza sessuale: “Dopo averlo a lungo interrogato ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante” afferma il presidente del Senato in una dichiarazione “Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinché faccia chiarezza con la maggiore celerità possibile per fugare ogni dubbio. Di sicuro lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall’avvocato estensore che – cito testualmente il giornale che ne da notizia – occupa questo tempo ‘per rimettere insieme i fatti'”.
“Lascia oggettivamente molti dubbi il racconto di una ragazza che, per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo sono certo non ha mai consumato in vita sua. Inoltre, incrociata al mattino, sia pur fuggevolmente da me e da mia moglie, la ragazza appariva assolutamente tranquilla” ha aggiunto il presidente del Senato “Altrettanto sicura è la forte reprimenda rivolta da me a mio figlio per aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato. Non mi sento di muovergli alcun altro rimprovero”.
La replica del legale della ragazza e attacco della Schlein
“Per noi l’attenzione è massima a tutela del diritto di difesa di una semplice ragazza che ha raccontato fatti che, se provati, costituirebbero una inammissibile offesa alla dignità femminile. Mi schiero sempre verso la ricerca della verità” ha commentato il legale della ragazza Stefano Benvenuti. “Mio figlio mi ha detto che la ragazza, durante la serata, gli ha raccontato molte cose della sua vita, a dimostrazione che era lucida. Mio figlio non sta molto bene, non se l’aspettava da questa ragazza che era sua compagna di liceo. In casa avevamo altri due ospiti che studiano e lavorano a Londra come lui”.
Poi, la risposta e l’attacco a La Russa da parte della segretaria del Pd Elly Schlein: “Al di là delle responsabilità del figlio, che sta alla magistratura chiarire, è disgustoso sentire dalla seconda carica dello Stato parole che ancora una volta vogliono minare la credibilità delle donne che denunciano una violenza sessuale a seconda di quanto tempo ci mettono, o sull’eventuale assunzione di alcol o droghe, come se questo facesse presumere automaticamente il loro consenso” afferma la Schlein “Il presidente del Senato non può fare vittimizzazione secondaria. È per questo tipo di parole che tante donne non denunciano per paura di non essere credute”. “Inaccettabile – incalza la segretaria dem – da chi ha incarichi istituzionali, la legittimazione del pregiudizio sessista”.