Allerta caldo annunciata nella giornata di mercoledì 12 luglio con diverse città tra bollino rosso, arancione e giallo. Il bollettino del Ministero della Salute indica le città più a rischio e le possibili conseguenze del caldo.
Allerta caldo 12 luglio: bollino rosso in 8 città
Allerta caldo annunciata nella giornata di mercoledì 12 luglio 2023. Il Ministero della Salute ha pubblicato un bollettino con l’elenco delle città con diversi fattori di rischi divisi in base al colore del bollino. “Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione”.
Nella giornata di mercoledì 12 luglio, sono 8 le città da bollino rosso, come riportato sul sito del Ministero della Salute: Bologna, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti, Roma, Viterbo. Quelle con bollino arancione sono le seguenti: Ancona, Bari, Campobasso, Pescara e Trieste. Ci sono poi 14 città da bollino giallo: Bolzano, Brescia, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Torino, Venezia e Verona.
Il bollettino del Ministero della Salute
Ecco il Ministero come divide le città in base al colore del bollino. Il verde è il livello di normalità, poi c’è il giallo, vale a dire lo “stato di pre-allerta. Condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore”, quindi l’arancio: “Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nelle persone più a rischio” e infine il bollino rosso che sta a significare “ondata di calore. Condizioni ad elevato rischio che durano per 3, o più, giorni di seguito”.
L’allerta di livello 3 – spiega il ministero – indica “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”.