“Come gli inglesi e gli scozzesi, i gallesi e gli scozzesi, gli irlandesi e gli scozzesi, i giapponesi e gli scozzesi, gli scozzesi e altri scozzesi! Dannati scozzesi, hanno rovinato la Scozia!”
A questa massima diventata proverbiale di Willy, il giardiniere scozzese con accento sardo dei Simpson, provate a sostituire il primo aggettivo di nazionalità con un qualsiasi personaggio vi venga in mente dell’attualità, entrato anche solo per qualche ora nei trend topic di Google. Fatto? Adesso sostituite il secondo termine di paragone con la regina incontrastata dei dissing social: Selvaggia Lucarelli.
Selvaggia Lucarelli, una fenomenologia limitata all’antitesi
Ripercorrere a ritroso la cronologia del web alla voce “Lucarelli vs” è un’esperienza formativa, un viaggio alla riscoperta delle tendenze del dibattito televisivo e social. Negli ultimi dieci anni Lucarelli non si è lasciata scappare nemmeno un personaggio di tendenza, senza esimersi dall’ingaggiare lo scontro in diretta televisiva, sulle pagine di giornali o sulla rete.
Gli inizi di Selvaggia Lucarelli accanto a Max Giusti. Poi il blog
Partita da Civitavecchia, dove è nata nel 1974, comincia a farsi strada nel mondo dello spettacolo come attrice teatrale al fianco dell’allora compagno Max Giusti. Dopo alcuni cameo non proprio esilaranti sul piccolo schermo, diventa nota al grande pubblico grazie al blog fondato nel 2002, “Stanza selvaggia” che le vale la chiamata di alcuni quotidiani nazionali: Libero, Italia Oggi, poi il Fatto Quotidiano. Webnauta, editorialista, ospite televisiva e speaker radiofonica. Una continua sperimentazione dei format che ruota intorno a un feticcio dell’informazione, le varie sfumature di gossip.
Gli scontri di Selvaggia al limite della querela
Un gioco al limite del morboso, e della querela. Così avviene nel 2015, quando Mara Venier, Elisabetta Canalis e altri vip accusano di violazione di privacy la giornalista che viene rinviata a giudizio per per accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni e violazione di corrispondenza. Il pm di Milano Grazia Colacicco ha chiesto la condanna a un anno di reclusione, reato che è stato riqualificato in rivelazione del contenuto di corrispondenza.
Cominciano così i primi scontri con personaggi famosi. Da tre anni va in scena una querelle con Fabrizio Corona che, ospite di Massimo Giletti a “Non è l’arena”, nel 2018 aveva accusato Selvaggia Lucarelli: “Sono anni che vuole il mio corpo e io non glielo do”, spingendo la giornalista a denunciarlo per diffamazione, l’ex re dei paparazzi replica accusandola di violenza sessuale per un presunto bacio non consensuale nel 2010, durante la trasmissione “Celebrity Now” di Sky. Pronta la replica di Lucarelli che sostiene che il bacio “a stampo” era una gag preparata con gli autori del programma e concordata con Corona. L’amore concordato, diviene ben presto odio malcelato tra i due. In un editoriale firmato per Libero nel 2015, Lucarelli metteva in fila tutti i motivi validi per ritenere Fabrizio Corona una persona totalmente inaffidabile, affilando le lame per la stoccata del 2016: “Miracolo Corona”, il pezzo sul Fatto in cui avvia il caso di 2 milioni di euro nel controsoffitto.
Gli scontri celebri di Selvaggia Lucarelli: Alba Parietti, Fabrizio Corona, Alessandra Mussolini
Non è la prima volta che una lite con un vip trascina Lucarelli nelle aule di tribunale. Gli strascichi dello scontro con Alba Parietti nel 2017, hanno portato la giurata e la concorrente di Ballando con le stelle a querelarsi reciprocamente.
La showgirl lamenta come diffamazione “Scialba Parietti” e “gatto morto in autostrada” a cui la giornalista ha risposto elencando i “mitomane” e “zecca” e “culona” ricevuti. Lo scorso 17 giugno ha avuto luogo la prima audizione tra le due donne di spettacolo.
Galotto fu ancora Ballando con le stelle, nel corso della puntata del 7 novembre 2020, Alessandra Mussolini avverte un malore e sviene. Lucarelli commenta “Stiamo facendo una statua alla Mussolini che è un’abitudine abbastanza pericolosa…”.
Opinionista di Ballando con le stelle, direttrice di Rolling Stone e inviata a Sanremo, la giornalista è appassionata di musica, un po’ meno di cantanti con cui non sono mancati i dissing negli anni. “Ma quale sessismo, Emma Marrone sul palco è imbarazzante” (Instagram, 4 giugno 2021); “Fedez ha un atteggiamento dal sapore vagamente mafiosetto” (Twitter, 21 maggio 2021); “Laura Pausini è pessima, quasi quanto il suo album” (Facebook, 13 settembre 2018); “Mario Biondi nuova bandiera del sovranismo, lui che non ha mai cantato una canzone in italiano in vita sua, manco sotto la doccia” (Twitter, 18 aprile 2021).
Selvaggia Lucarelli contro i colleghi giornalisti
Non sono mancate le schermaglie coi colleghi. Da Massimo Giletti “una D’Urso che non ce l’ha fatta” (Facebook, 15 marzo 2021), alla stessa Barbara D’Urso “un danno culturale incalcolabile, con strascichi che si porteranno dietro non so quante generazioni” (Facebook, 19 ottobre 2020), passando per Annalisa Chirico (“paracula che non ha mai fatto uno scoop”, Il Fatto 17 giugno 2020) e Diletta Leotta (“alimenta il giornalismo spazzatura”, Facebook 28 aprile 2021).
Un target bersagliato con assiduità nel corso degli anni è quello dei politici. Lucarelli ha avuto scambi a più riprese con Matteo Salvini, in cui sono stati coinvolti anche il figlio della giornalista (che aveva criticato nel 2018 l’allora ministro degli interni a un gazebo della Lega) e la compagna del leghista, Elisabetta Isoardi che durante una puntata di Ballando con le stelle nel 2015 ha mandato a quel paese in diretta Lucarelli. Non sono mancati scontri anche con politici di sinistra: Matteo Renzi (criticato a più riprese dalle colonne di Libero), Carlo Calenda (definito “cringe” in un post Facebook del 18 aprile 2021), De Luca (“un cabarettista della politica”, Il Fatto 5 agosto 2020).
Il botta e risposta con i virologi
Potevano mancare le polemiche coi virologi? Certo che no. Negli ultimi due anni Selvaggia Lucarelli ha avuto una serie di botta e risposta su tutti con Alberto Zangrillo (“ha un problema di comunicazione”, TPI 1 giugno 2020) e con Matteo Bassetti che ha ribattezzato “il lady Gaga dei virologi” (Facebook, 8 ottobre 2020).
L’opera omnia delle schermaglie ingaggiate è sterminata, una carrellata in grado di dirla lunga sullo stato dell’arte dell’attualità in Italia. Una fenomenologia limitata esclusivamente all’antitesi, che prende in considerazione tutto lo scibile umano.
*articolo a cura di Stefano Marrone