(Adnkronos) – “Nel mese di luglio l’Istituto nazionale tributaristi (Int), su richiesta del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), ha inviato una nota a Vincenzo Maria Morelli dirigente della Direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica – Divisione III – Servizi e Professioni, sull’equo compenso applicato alle professioni di cui alla Legge 4/2013. Le associazioni di rappresentanza professionale iscritte nell’elenco del Mimit, come l’Int, sono state coinvolte nella fase di emanazione del Decreto attuativo dell’art. 1 comma 1 lettera c della Legge 21 aprile 2023, n. 49, relativa alla determinazione dell’equità dei compensi per i professionisti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Int.
Soddisfazione per l’Int e per il presidente Riccardo Alemanno, che nella nota, dopo avere elencato una serie di attività svolte dal tributarista il cui compenso rientra nelle tre modalità previste ( fisso, variabile o a tempo), ha evidenziato: “Una professione -spiega- con implicazioni molto più complesse di altre, non solo per la vastità della materia e la molteplicità degli adempimenti, ma anche la continuità del rapporto professionale, pur potendo concretizzarsi anche singole consulenze”.
“Professione per la quale l’Istituto nazionale tributaristi (Int) ha predisposto un tariffario di mero riferimento, in ossequio al divieto di tariffe obbligatorie, che riteniamo utile per meglio individuare le attività svolte dal tributarista al fine di fornire un ulteriore contributo alla redazione del decreto previsto dalla Legge sull’Equo compenso. Tariffario che viene utilizzato anche come riferimento per determinare la congruità dei compensi richiesti dal tributarista e contestati dal cliente, in questi casi il Giudice o l’avvocato di parte richiedono un parere alla Commissione preposta”, sottolinea ancora. “Emanare un decreto attuativo, che tenga conto di tutte le variabili e le differenze tra le varie professioni, non sarà semplice, per tale motivo l’Int si è reso disponibile a ulteriori confronti e a supportare l’applicazione di una norma che darà maggiore valore al lavoro professionale e che contribuirà a eviterà i penosi tentativi, fortunatamente compiuti da pochi soggetti, di non onorare il giusto compenso dovuto a chi svolge l’attività di tributarista”, conclude.