Chi era Andrea Nava, nipote di Massimo Ranieri morto all’età di 33 anni nel 2015. La sua scomparsa è stata un colpo durissimo per il cantante, che gli era molto affezionato. Che cosa gli è successo?
Chi era Andrea Nava, nipote di Massimo Ranieri morto a soli 33 anni
Uno dei momenti più dolorosi della vita di Massimo Ranieri è stata senz’altro la morte di Andrea Nava, suo giovane nipote scomparso all’età di soli 33 anni il 15 marzo 2015. Nato nel 1982, era figlio di sua sorella, Annamaria Calone, e dell’imprenditore Fabio Nava. Era il fratello maggiore di due gemelli ed abitava da solo a Pesaro, in un’abitazione in viale Trieste. Massimo Ranieri era molto legato ad Andrea e la sua scomparsa improvvisa fu fonte di grande sofferenza per lui. Su Facebook, un suo caro amico lo ricorda così: “Passavi a farmi le improvvisate alle 7.30 di mattina per ordinarmi un macchiato caldo e mi dicevi: andiamo a far festa”.
Al funerale del giovane, celebrato il 20 marzo 2015, il cantante fu avvistato seduto in prima fila con indosso degli occhiali da sole scuri, che coprivano il suo volto segnato da ore di pianto. “Chiedo a Dio di donare ad Andrea quella gioia che ha sempre cercato.” -disse il parroco don Giovanni Paolino nella sua commossa omelia- “Un ragazzo che dentro di lui faticava a vivere ma che esternamente mostrava gioia e voglia di aprirsi. I suoi amici ora sentono la sua mancanza ma più di tutto devono ricordare la sua vita”.
Che cosa è successo ad Andrea, i dettagli sulla sua morte
Il corpo di Andrea Nava fu ritrovato la sera del 15 marzo 2015, nella sua casa di Pesaro. A ritrovarlo fu suo padre, Fabio Nava, passato di lì per salutare suo figlio. L’uomo chiamo subito i soccorsi, ma nonostante l’intervento rapidissimo dei medici non c’era ormai più nulla da fare. Secondo le prime analisi dei soccorritori, infatti, il decesso del 33enne era avvenuto dieci ore prima del ritrovamento. Non c’è ancora chiarezza circa le cause della morte di Andrea: non c’erano tracce di violenza o di droghe né sul suo corpo né nel suo appartamento. Le autorità disposero l’autopsia, ma neanche l’analisi del cadavere portò nuove informazioni. L’unica ipotesi ancora in piedi è quella del malore improvviso.