(Adnkronos) – Che sia per inseguire offerte più vantaggiose o per sfuggire alla calca estiva dei luoghi di villeggiatura, sempre più persone scelgono di andare in vacanza a luglio o a settembre, rendendosi quindi disponibili a lavorare in agosto. Un cambiamento che sempre più aziende accolgono volentieri, adattandosi e creando ambienti di lavoro improntati alle esigenze dei lavoratori, siano essi seduti alle proprie postazioni in ufficio o nella loro quotidianità domestica, in smart working. Dalla scelta dei materiali all’utilizzo di nuove tecnologie, dall’ergonomia degli arredi all’ottimizzazione delle risorse, lo spazio office diventa così sempre più smart, coniugando sostenibilità ed efficienza.
Una nuova filosofia che porta avanti, tra gli altri, Zerica, brand famigliare siciliano che da oltre 90 anni progetta, produce e vende macchinari per la gestione intelligente dell’acqua in ufficio. Non si tratta dei comuni boccioni, ma di impianti high tech per l’erogazione d’acqua che, per essere più efficienti, sono controllati con l’esclusiva app Auxilia, creata dall’azienda stessa. “Si tratta di un avanzato sistema di telemetria interamente sviluppato da noi per la gestione remota in tempo reale dei parametri di utilizzo degli impianti e per eseguire diagnosi e assistenza tecnica a distanza”, spiega Alessandro Albanese, Business Development Manager di Zerica.
In questo modo, il livello e la qualità dell’acqua erogata sono sempre sotto controllo. Dalla temperatura alla purezza fino alla quantità di gas, Auxilia monitora tutto senza lasciare spazio al caso e trasformando i suoi macchinari in moderni strumenti per rendere l’ufficio un’oasi d’efficienza. Auxilia consente anche di controllare i consumi dal proprio smartphone, pc o tablet, regolare le impostazioni e gestire persino i pagamenti. “Quando parliamo di acqua – prosegue Alessandro Albanese – affrontiamo un tema culturale che riguarda sia la nostra vita, sia il futuro del pianeta che ci ospita. È fondamentale ricordare che questa risorsa straordinaria ed essenziale per il nostro benessere è fragile e soprattutto limitata. Un bene unico, con importanti caratteristiche alimentari e nutrizionali che, grazie alla tecnologia, può essere più razionalmente utilizzato, ottimizzandone le destinazioni prioritarie. Da oltre 90 anni sviluppiamo tecnologia d’avanguardia nel campo della refrigerazione e trattamento dell’acqua a servizio di utenti privati e professionali”.
Anche le modalità stesse del fruire l’ambiente ufficio sono cambiate radicalmente, complice l’introduzione sempre più diffusa dello smart working e del nomadismo digitale. Se per alcuni la postazione fissa rimane elemento imprescindibile, sempre più lavoratori svolgono la loro attività da remoto, pur mantenendo la necessità di lavorare in ufficio di tanto in tanto. Una tendenza che richiede spazi meno rigidi, con postazioni fisse che si alternano ad altre ‘mobili’ nel loro utilizzo.
“È proprio con un occhio a questi cambiamenti che Protek ha implementato il suo sistema brevettato Bigfoot, la collezione di elementi e complementi d’arredo modulari scorrevoli a scomparsa, con un modulo appositamente pensato per il lavoro da remoto”, dichiara Giovanni Maggioni, Ceo dell’azienda 100% ‘made in Brianza’ che, forte dei suoi 22 anni di esperienza e dei suoi 25 brevetti, si è affermata sul mercato per il forte spirito innovativo, la continua ricerca e l’attenzione ai dettagli.
“Una soluzione – fa notare – che permette di attrezzare all’occorrenza una postazione di lavoro completa di tutto il necessario a svolgere la propria attività in tutto comfort, con tavolo, prese, luci e ripiani che scompaiono rapidamente quando non in uso, a casa come in ufficio, dove può diventare esso stesso elemento di organizzazione dello spazio, in dialogo con setti divisori e strutture murarie”.
Usm Modular Furniture, azienda svizzera che ha inventato il sistema modulare per eccellenza, pensa ai nuovi contesti lavorativi: “Per rimanere al passo con i tempi, dopo oltre 50 anni, è necessario proporre qualcosa di nuovo: nuovi componenti, nuove funzioni, piccole ma raffinate aggiunte che offrano agli utenti soluzioni in linea con le esigenze del momento e ancora più comodità, progettando la realizzazione dei mobili smart con lo sguardo sempre rivolto verso il futuro”, afferma Thomas Dienes, direttore Sviluppo prodotti di Usm Modular Furniture.
I sistemi modulari Usm Haller diventano così il non plus ultra in termini di gestione e organizzazione dello spazio, coniugando con stile e adattabilità per garantire soluzioni ottimali e flessibili. Con la nuova serratura elettromeccanica C mettere in sicurezza i propri oggetti personali sarà molto più semplice: grazie alla doppia tecnologia (Rfid e Bluetooth), la serratura può essere facilmente azionata tramite chiave magnetica o con lo smartphone attraverso un’app facile e intuitiva. “Esistono diverse modalità di utilizzo della Serratura C, pensate per rispondere alle esigenze di luoghi con funzioni diverse. Il modello Public Locker, per esempio, è perfetto per i nuovi contesti di coworking, dove le postazioni di lavoro non sono assegnate in modo definitivo e c’è l’esigenza di maggiore flessibilità”, dice Dario Caspani, Country Manger Italia del brand svizzero.
“Il modello Personal Locker – aggiunge – è studiato per armadietti che vengono assegnati a un’unica persona a lungo termine; perfetto per proteggere documenti riservati o effetti personali, pensato per gli uffici direzionali o quelli privati dei dipendenti. La versione Shared Locker, infine, permette l’accesso a più persone, una soluzione utile per armadietti condivisi da più collaboratori di uno stesso team per esempio, ma anche un modo per consentire, tramite app, l’accesso a terzi in assenza del proprietario, per esempio nei periodi estivi quando le persone sono in ferie in momenti diversi e gli ambienti lavorativi vengono vissuti in modo discontinuo”.
Anche un materiale storico e senza tempo come la pietra naturale, da sempre segno di eleganza e prestigio, può diventare smart. Come spiega Alberto Antolini, Ceo di Antolini, eccellenza italiana del mondo delle pietre naturali riconosciuta a livello internazionale con a catalogo oltre 1.300 pietre naturali di cui 85 in esclusiva mondiale, “la nostra maestria nell’arte di lavorare le pietre per creare oggetti sempre nuovi e all’avanguardia della tecnologia ci consente di plasmare le pietre naturali in maniera personalizzata, in risposta alle richieste dei clienti”.
Un esempio è il piano scrivania, caratterizzato dalla sua sottigliezza anche fino a pochi millimetri, che può essere ulteriormente implementato con dispositivi di ricarica wireless. Questi dispositivi, opportunamente celati sul lato inferiore del piano, consentono una rapida ricarica dei dispositivi mobili senza compromettere la pulizia visiva del materiale, evitando fastidiosi cavi o piastre esterne. “Il nostro contributo alla tecnologia degli oggetti personalizzati – continua Antolini – dimostra come il patrimonio dell’artigianato italiano possa incontrarsi con l’innovazione tecnologica, generando risultati senza precedenti nel mondo delle pietre naturali e superando spesso le aspettative stesse dei clienti”.
Non è digitale ma senza dubbio green: si tratta del vetro, materiale sostenibile per eccellenza che il marchio Tonelli Design propone per rendere l’ufficio elegante, luminoso e attento all’ambiente. “Oltre alla trasparenza e alla luminosità – sottolinea Michele Gasperini, responsabile del brand marchigiano icona nel settore – gli arredi da ufficio in vetro sono anche una scelta responsabile, ecologica e nel pieno rispetto della salute di chi lavora. Eletto come il materiale sostenibile per eccellenza, il vetro racchiude tutte le caratteristiche più importanti per un luogo di lavoro. Prima di tutto è sicuro, grazie ai trattamenti termici e meccanici che si possono realizzare. È salubre e salutare, dato che non ha emissioni di formaldeide in atmosfera. Facili da pulire, le superfici in vetro possono essere trattate con ogni detergente per garantire il massimo dell’igiene. Infine, gli arredi in vetro donano una eleganza e un prestigio unici, grazie al loro fascino sofisticato ma discreto”.
Non è di vetro, ma di feltro. Ed è altrettanto green, la poltroncina Taco de laCividina: un concept semplice, che parte da una superficie piana per poi svilupparsi in una scocca tridimensionale tramite semplici tagli e cuciture, frutto di quel gesto altrettanto semplice del pinzare tra le dita i lembi di un foglio di carta. Il designer Alessandro Stabile racconta: “La mia volontà è stata prima di tutto quella di arrivare a una poltroncina di ottimo livello, che fosse innanzitutto confortevole, e quindi funzionale, e che partisse da una tecnologia completamente diversa da quella impiegata per la produzione dei più classici imbottiti, che per una serie di ragioni endemiche alla loro produzione non sono sicuramente una soluzione ecosostenibile”.
Infatti, le classiche poltroncine possiedono un’anima, spesso, costituita da un tondino di metallo, attorno a cui viene spruzzata la schiuma di poliuretano, che viene a sua volta rivestita di tessuto applicato a colla: tre materiali distinti ma mai separabili, che rendono impossibile il riciclo corretto del prodotto.
Fulvio Bulfoni, presidente del marchio, assicura: “Grazie alla nostra grande capacità manifatturiera in termini di tessuti, cuciture e imbottiti, ma soprattutto per quel dialogo estetico e formale tra telaio metallico e imbottitura che è diventato un vero e proprio punto di forza dei nostri prodotti, la realizzazione di Taco è stata naturale conseguenza: il feltro, l’assenza di colle, passaggi produttivi ridotti al minimo, con un conseguente minore dispendio energetico e materico, rendono questa poltroncina estremamente confortevole, leggera e 100% riciclabile, quindi green”.