(Adnkronos) – Il consumo di pesce in Italia cresce, soprattutto d’estate. Lo dimostra una recente ricerca svolta da Api (Associazione Piscicoltori Italiani) che ha registrato un incremento del consumo di pesce negli italiani arrivando a 29 Kg pro capite nell’anno 2022 con una produzione ittica di pesce allevato pari a 53.900 tonnellate. Un consumo quello pro capite che raggiunge il suo picco nella stagione estiva per le sue caratteristiche nutrizionali.
Orobica Pesca, azienda storica bergamasca tra le principali realtà italiane per la commercializzazione di prodotti ittici, arriva, nei giorni estivi, a mobilitare quotidianamente 4.800 Kg di prodotti freschi ai quali si aggiungono 3.600 Kg di prodotti congelati, destinati alla ristorazione e al consumatore finale, garantendo qualità e freschezza del prodotto in ogni fase della filiera grazie a celle refrigerate con termoregistrazione computerizzata, sistemi di allarme automatici e una rete di distribuzione capillare con i mezzi di trasporto refrigerati dedicati.
“È necessario prestare attenzione alla conservazione dei prodotti dopo averli acquistati” commenta Sirio Fiorese, dottore veterinario responsabile qualità e sicurezza all’interno dell’azienda “buste termiche e siberini vengono in nostro soccorso ed è bene utilizzarli soprattutto nei mesi estivi per garantire al pesce la giusta conservazione. In modo particolare per quei prodotti ittici che verranno consumati crudi e per quelle specie (come tonni, tonnetti, sgombri, alici e aringhe), che a seguito di interruzioni della catena del freddo possono sviluppare naturalmente istamina, una tossina che potrebbe causare delle reazioni simil-allergiche dopo averli assunti. E’ bene ricordare che questa tossina resiste anche alla cottura, è quindi fondamentale conservare correttamente questi prodotti e consumarli in tempi brevi”.