Chi era Peppino Gagliardi, la causa della morte del celebre cantante partenopeo. Mito della musica napoletana, è stato uno degli artisti più amati degli anni Settanta. Scopriamo qualche informazione in più sulla sua carriera e vita privata.
Chi era Peppino Gagliardi, causa morte del cantante napoletano
Giorni di lutto per la musica italiana, il celebre cantante Peppino Gagliardi è morto il 9 agosto 2023. Ancora ignote le cause del decesso, avvenuto a pochi mesi dal suo 83esimo compleanno nella sua abitazione di Roma. La notizia arriva da un suo grande amico e collega, il musicista Gianni Aterrano, che lo annuncia sulla sua pagina Facebook: “Una triste notizia, è morto Peppino Gagliardi”. Tanti i messaggi di cordoglio sui social, sia da parte dei suoi fan che da grandi nomi del mondo della musica. Il cantante Mario Trevi lo saluta così: “Con rammarico apprendo della scomparsa del grande cantante ed amico Peppino Gagliardi. La Canzone perde un altro Artista che ha lasciato un grande segno. Sentite condoglianze alla famiglia. Per un momento voglio ricordarti così, quando, nemmeno trentenni, condividemmo una bella tournée di successo negli Stati Uniti, nell’ormai lontano 1969. Ciao Peppino”.
Carriera e vita privata, gli esordi e il successo dell’artista partenopeo
Nato a Napoli il 25 maggio 1940, Peppino Gagliardi si avvicina alla musica da bambino, imparando a suonare la fisarmonica, la chitarra e il pianoforte. Comincia a farsi conoscere nella sua amata città da adolescente, suonando nel complesso I Gagliardi, che ottiene un discreto successo dal vivo. Dopo anni di gavetta, Gagliardi si fa notare dall’etichetta Zeus, che lo lancia con un primo 45 giri nel 1962, ‘A voce ‘e mammà. Il vero successo, tuttavia, arriva con il suo secondo tentativo, T’amo e t’amerò, che conquista il pubblico nazionale. “Camminavo per via Toledo e da tutti i negozi si sentiva la mia canzone.” -spiegò il cantante in un’intervista- “Ma non capivo quello che mi stava succedendo”.
La fama di Gagliardi è tale da valergli persino l’esordio come attore. Nel 1965 recita in due film musicarelli: Questi pazzi, pazzi italiani e 008 Operazione Ritmo. Negli anni Sessanta pubblica molti altri brani di successo, con cui partecipa in diverse occasioni al Festival di Napoli e a Un disco per l’estate. Tra le sue canzoni di questi anni ricordiamo Maje, Scriveme, Innamorarmi di te, Cuore malato e Sotte stelle. Nel 1965 fa il suo debutto al Festival di Sanremo in coppia con Timi Yuro con Ti credo. Gagliardi torna alla kermesse nel 1966 insieme a Pat Boone con Se tu non fossi qui e nel 1968 al fianco di Eartha Kitt con Che vale per me. Il picco della carriera dell’artista arriva negli anni Settanta, quando riconquista il paese con il brano Settembre, al secondo posto nell’edizione 1970 de Un disco per l’estate.
Negli anni successivi Gagliardi continua a sfornare brani rimasti nel cuore del pubblico italiano come Gocce di mare, Ti amo così e Sempre sempre, assicurandosi spesso il podio a Un disco per l’estate. Nel 1972 e 1973 ottiene inoltre due secondi posti consecutivi al Festival di Sanremo, prima con il brano Come le viole e poi con Come un ragazzino. Tornerà alla kermesse musicale vent’anni dopo, nel 1993, con il brano L’alba, senza ottenere lo stesso successo. Nel corso della sua lunga carriera musicale Gagliardi ha pubblicato 17 album in studio, 19 raccolte e 47 singoli. Ha vissuto di musica fino all’ultimo giorno della sua vita, trattando la sua età come un semplice numero. “Diciamo che faccio due volte 40 anni.” -scherzava l’artista in occasione del suo 80esimo compleanno, in piena pandemia Covid- “In euro sono la metà, come rispetto alla lira. E avrò 18 anni fino alla fine”.
Vita privata di Peppino Gagliardi, chi sono sua moglie e i suoi figli?
Si sa molto poco circa la vita privata di Peppino Gagliardi, che non ha mai svelato ai media troppi dettagli circa i suoi familiari. Aveva senz’altro una compagna, della quale non è nota l’identità. Dal loro amore sono nati tre figli Davide, Lucia e Massimiliano Gagliardi, che han dato loro due nipotini, Cristiano e Alice. Massimiliano condivide la sua passione per la musica e, sotto la sua guida, si è costruito una carriera come pianista, collaborando spesso ai suoi progetti discografici.
“Vorremmo ringraziare tutti gli amici di nostro padre, che siete voi.” -han scritto i tre figli dell’artista sulla sua pagina Facebook, in risposta ai messaggi di affetto del pubblico dopo la sua scomparsa- “Papà vi ha amato tantissimo ed ha passato tutti i suoi giorni su questo computer per rimanere in contatto con tutti i suoi fans, che per lui erano come una famiglia. Oggi è volato lontano, con quei suoi occhi un po’ stanchi. Vogliamo regalare questi versi scritti di suo pugno e trovati nel suo quaderno degli appunti, sicuri che li avrebbe condivisi con tutti voi…prima o poi. Ciao Papà”.