Luis Rubiales è il presidente della Federcalcio spagnola nella bufera. Il motivo? Dopo il trionfo della Spagna nella finale dei Mondiali di calcio femminili è stato protagonista nella cerimonia di premiazione di un bacio sulla bocca alla calciatrice Jenni Hermoso, che sfilava sul palco per ricevere la medaglia.
Chi è Luis Rubiales
Luis Rubiales, nato il 23 agosto 1977, ha come nome completo Luis Manuel Rubiales Béjar. Ex calciatore e dirigente sportivo spagnolo, è presidente della Federazione calcistica spagnola dal 17 maggio 2018. È stato Presidente dell’Associazione dei calciatori spagnoli. Nella sua carriera come calciatore ha giocato come difensore dal 1991 al 2009.
Studi
Rubiales si è laureato in giurisprudenza presso l’Università Cardenal Herrera de Elche, si è specializzato come avvocato presso il Bar Association di Madrid ed ha conseguito la laurea come direttore sportivo presso l’Università Camilo José Cela.
La difesa dopo la bufera del bacio sulla bocca
Luis Rubiales è finito nella bufera dopo il trionfo della Spagna nella finale dei Mondiali di calcio femminili perchè alla cerimonia di premiazione ha baciato sulla bocca la calciatrice Jenni Hermoso, che sfilava sul palco per ricevere la medaglia.”Ho commesso un errore, assolutamente. Devo accettarlo. In un momento di emozione, senza cattive intenzioni o malafede, è successo quello che è successo, in modo molto spontaneo. Non c’era malafede da parte di nessuno ma all’esterno il gesto ha fatto scalpore: c’è chi si è sentito ferito e quindi devo scusarmi, non c’è alternativa”. Il ministro dello sport spagnolo, criticando il gesto, lo ha definito inaccettabile. “Viviamo un periodo in cui si dà giustamente importanza all’equaglianza, al rispetto dei diritti delle donne. Dobbiamo essere tutti particolarmente attenti ai comportamenti e alle azioni. E’ inaccettabile baciare una giocatrice sulla bocca per complimentarsi”.
La difesa di Rubiales dopo le scuse: “N0n mi dimetto”.
Dopo le scuse sul gesto, aprendo l’assemblea della Federcalcio spagnola, il presidente si è difeso rifiutando le dimissioni. “Non mi dimetto. Non mi dimetto. Non mi dimetto. Ho ricevuto molte pressioni. Magari lunedì troveranno la formula per cacciarmi. Intendo difendermi e lottare sino alla fine. E spero che si compia la legge e siccome non c’è niente non mi aspetto niente di male”.