Perché leggere questo articolo? Per trovare una via di fuga dall’asfissiante estate pallonara. Se non ne potete più di calciomercato, Arabia Saudita e querelle Mancini… ecco a voi la salvezza. Li chiamano “sport minori” ma, mai come in questi tempi, sembrano rappresentare l’ancora di salvezza del movimento sportivo italiano.
Non bastava l’eterno tormento del calciomercato. A mandare in ebollizione l’estate – di per sé, ancora una volta, la più calda di sempre – del pallone ci mancavano solo l’invasione degli arabi, il delirio dei ricorsi per ripescaggi o ammissioni in Serie B e le questioni morali sollevate dai polveroni Lukaku e Mancini. Cosa abbiamo fatto di male per meritarcelo? Semplice: continuiamo a seguirli, quando basterebbe guardare altrove. E dire che, per voltare pagina, le soluzioni ci sarebbe, eccome. In questa più che mai asfissiante estate pallonara i cosiddetti “sport minori” rappresentano ben più che un ventaglio di ancore di salvezza.
Dio benedica gli sport minori
Anche perchè, tra vette mai raggiunte con l’atletica, trionfi nella pallavolo e successi nel ciclismo…ma davvero li vogliamo ancora chiamare “sport minori”? Dio li benedica: sono le pietre miliari su cui poggia la sopravvivenza del nostro movimento sportivo. Senza volersi accanire sul povero calcio, mai come in questi giorni dagli altri movimenti sportivi arriva l’occasione per volare pagina.
In questi mesi più caldi di sempre – lontano da questioni etiche, marketing e opinionisti – sono stati proprio gli sport minori a rimettere a fuoco la nostra estate. E’ solo merito di basket, atletica, nuoto, ciclismo, tennis se lo sport è tornato lì dove deve stare: sul campo, o nel palazzetto, in pista o in vasca. Perché lo sport è sicuramente una straordinaria lente d’ingrandimento per comprendere la società nei suoi aspetti economici, politici e sociali…ma non vi siete un po’ rotti le palle di parlare di “petroldollari”, giustizia sportiva, sessismo e clausole contrattuali? Dio benedica gli sport minori che hanno rimesso la chiesa al centro del villaggio.
Sport minori a chi?
Che poi ci vuole davvero coraggio a definire “sport minore” l’atletica che ci fornisce fenomeni mondiali come Gimbo Tamberi, Marcell Jacobs e Filippo Tortu. E sono solo alcuni dei protagonisti dell’impresa italiana ai mondiali di Budapest. Le 4 medaglie (1 oro, 2 argenti e un bronzo) alla kermesse ungherese da poco conclusasi rappresentano il terzo miglior bottino nella storia dei mondiali per l’Italia. Uno sport in cui fino a poco tempo fa non eccellevamo e che ora sembra proseguire il momento d’oro iniziato con l’olimpiade dei record del 2021.
Altra storia è invece quella del nuoto, lì dominiamo. La rassegna mondiale di Fukoka in Giappone si è conclusa con 14 medaglie. La spedizione azzurra ha collezionato due ori, sette argenti e cinque bronzi. Un altro sport di cui siamo protagonisti è senz’altro la pallavolo. Protagonisti non solo dal punto di vista del medagliere, ma anche perchè il formato itinerante della rassegna maschile e femminile in corso si svolgerà anche in Italia. La nazionale femminile – campione d’Europa in carica – è in semifinale; quella maschile punta a bissare il trionfo mondiale dello scorso anno.
Tennis e ciclismo in rampa di lancio e l’entusiasmo per basket e rugby
L’estate degli sport minori ha regalato emozioni anche sui campi centrali del tennis. Le speranze coltivate a lungo dell’Italia con la racchetta hanno trovato compimento grazie a Jannik Sinner, primo azzurro a vincere un master 1000 a Toronto. Ottime conferme sono arrivate anche dal mondo del ciclismo. La nazionale ha chiuso la rassegna con tre medaglie: un oro, un argento e un bronzo. A completare l’estate lontana dal rettangolo verde del pallone contribuiscono i mondiali di Basket e Rugby. C’è grande entusiasmo per la nazionale di pallacanestro che ha superato – non senza fatica – il girone iniziale nelle Filippine; mentre a settembre gli azzurri della pallovale sono chiamati all’impresa in terra di Francia per provare a superare il girone. Poco importa: l’estate dello sport italiano è ancora viva. Dio benedica gli sport minori!