Il fenomeno dell’immigrazione continua a preoccupare il Governo così come anche il sindaco di Lampedusa, che lancia l’allarme su quello che si sta vivendo sull’isola.
Lampedusa, il sindaco:”Siamo a punto di non ritorno”
Dopo l’impennata di arrivi sulle coste di Lampedusa di questi ultimi giorni – circa 7000 – il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino lancia l’allarme su quello che si sta vivendo sull’isola e chiede un aiuto anche all’Europa.“L’Europa deve metterci la faccia, serve una operazione di soccorso in tutto il Mediterraneo – ha detto – “Da sempre accogliamo e salviamo vite umane, ma adesso siamo a un punto di non ritorno“.
Se da un lato continuano gli arrivi, si piangono anche dei morti. Un bambino di cinque mesi, ad esempio, è morto annegato prima di raggiungere l’isola.
L’appello al Governo
Il primo cittadino, intervistato anche dall’Adnkronos, ha chiesto anche un maggiore aiuto da parte del Governo guidato da Giorgia Meloni. “Nelle ultime 48 ore a Lampedusa sono arrivate circa 7 mila persone. Stanotte fortunatamente sono arrivati solo due piccoli barchini con numeri gestibili, poco meno di 100 migranti, e nel corso della giornata partiranno all’incirca 2500 persone. La priorità e l’urgenza adesso sono trasferire immediatamente queste persone e dare aiuto e soccorso a chi arriva, ma Lampedusa è arrivata a un punto di non ritorno. Un intervento strutturale del governo non è più rinviabile – prosegue – Servono navi in rada che garantiscano trasferimenti immediati. I lampedusani hanno sempre accolto tutti a braccia aperte, in queste ore si sono prodigati in tutti i modi per dare aiuto e soccorso. Abbiamo fatto il possibile ma adesso non possiamo fare di più“.