Chi è Seydou Sarr, attore protagonista dell’ultimo film di Matteo Garrone, Io Capitano. La pellicola è stata molto apprezzata dal pubblico dell’8oesima Mostra del Cinema di Venezia, che ha premiato Sarr con il Premio Marcello Mastroianni.
Chi è Seydou Sarr, vita privata e carriera del protagonista di Io Capitano
Seydou Sarr è un attore senegalese di 21 anni, protagonista dell’ultima pellicola di Matteo Garrone, Io Capitano. Il film del noto regista di Gomorra è di fatto l’esordio cinematografico per il giovane che ha sorpreso tutti con la sua commovente interpretazione. Sarr ha infatti conquistato il Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore emergente alla Mostra del Cinema di Venezia 2023.
Orfano di padre, Sarr ha tre sorelle: una di loro studia in Francia, un’altra vive in Senegal con sua madre, mentre la terza vive e lavora a Napoli. “Sognavo di diventare calciatore.” -ha spiegato il 21enne in un’intervista concessa al Corriere della Sera– “Poi sono andato a Thiès, a un’ora e mezza da Dakar, per fare il primo provino per il film e mi hanno chiamato”.
Nel corso dell’intervista Sarr ha raccontato anche qualche dettaglio delle sue prime esperienze sul set: “La difficoltà maggiore per me è stata prendere confidenza con la telecamera. Appunto, non avevo mai recitato in un film, l’idea mi emozionava. Ma l’ho superata, in qualche modo è venuto naturale. La sorpresa più grande, quando mi sono trovato sul set, è stato capire che era una cosa molto seria, un grande film e che io ne sarei stato parte”. Il riconoscimento ottenuto a Venezia è motivo di grande soddisfazione per lui: “Sono felice di come sia andato tutto. Non sapevo cosa aspettarmi, certo non che sarei ripartito con un premio. Non ero mai stato a Venezia, in questi giorni mi sono trovato nello stesso posto con tante star, attori famosi. È stata una sorpresa continua”.
L’appello dell’attore: “I ragazzi in Europa fortunati, noi per un viaggio rischiamo la vita”
La pellicola di Garrone racconta il duro viaggio verso l’Europa di due ragazzi africani, un tema complesso che ha colpito molto il giovane attore: “Ne ho sempre sentito parlare in tv, in casa, ma non avevo mai realizzato fino in fondo le dimensioni e i rischi che si corrono attraversando il mare e deserto. In quanto a me, no non avevo mai pensato di farlo”. Sarr si augura che il film aiuti a creare una maggiore consapevolezza tra i giovani europei: “Avendo vissuto l’esperienza grazie al film penso che dobbiamo tutti fare uno sforzo per garantire gli stessi diritti umani alle persone: i giovani europei possono andare dove vogliono, al massimo serve un visto oltre a un biglietto, noi rischiamo la vita“.