Perchè questo articolo dovrebbe interessarti? Il processo d’Appello nei confronti del medico già condannato in primo grado per la morte del calciatore Davide Astori slitta di diciannove mesi. Carenze d’organico al Tribunale di Firenze. Che investe importanti risorse per indagini come quelle a carico di Renzi o del defunto Berlusconi. Ma che gira a vuoto da mesi nella vicenda della piccola Kata. Un declino evidente. Ne abbiamo parlato con l’ex magistrato Luca Palamara, pure lui a processo a Firenze.
Da settembre 2023 ad aprile 2025. Un rinvio di ben diciannove mesi. Più di un anno e mezzo in cui le vite delle persone coinvolte nel processo per la morte del calciatore della Fiorentina Davide Astori resteranno sospese.
Caso Astori, il processo in Appello slitta di un anno e mezzo per carenza di organico
E’ quanto ha dovuto decidere la Corte di Appello di Firenze questo martedì: a causa della carenza di organico, la prima udienza del processo d’appello nei confronti di Giorgio Galanti, ex direttore del reparto di medicina sportiva dell’ospedale di Careggi già condannato in primo grado, scivola in un futuro remoto. Al Corriere Fiorentino l’avvocato generale Fabio Origlio ha spiegato: “C’è carenza di organico fra i magistrati e i cancellieri della Corte d’Appello di Firenze. La terza sezione (destinata per competenza a decidere sulla vicenda Astori) è oberata da un notevole carico di lavoro: i sei giudici presenti, su otto previsti in organico, sono impegnati quasi tutti i giorni in una miriade di processi tra cui spiccano alcuni di una certa mole”.
Firenze, una Procura iperattiva: da Renzi a Berlusconi…
La vicenda pare proprio la spia, l’ultima di una lunga serie, del declino del tribunale di Firenze. Un “tempio della giustizia creativa” come l’ha definito recentemente Luca Fazzo su Il Giornale. Dove molte energie e risorse vengono spese in processi come quello sulla fondazione Open, che vede coinvolti Matteo Renzi ed il suo “Giglio magico” per presunto finanziamento illecito ai partiti. O in inchieste come quella ancora in corso nei confronti di Marcello Dell’Utri e del (nel frattempo defunto) Silvio Berlusconi con l’ipotesi di concorso in strage per gli attentati di cosa nostra del 1993.
Firenze, le fallimentari indagini sulla scomparsa della piccola Kata
Nel frattempo, le indagini sulla scomparsa della piccola Kata dall‘hotel Astor di Firenze, risalente al 10 giugno di quest’anno, si incartano rovinosamente, con i genitori della piccola che tuonano contro la Procura: “Dopo tre mesi non trovano niente e indagano la nostra famiglia”. Aggiungiamoci la richiesta da parte del Ministro della Giustizia Carlo Nordio di mettere sotto procedimento il procuratore aggiunto fiorentino Luca Turco e il suo sostituto Antonino Nastasi per “grave violazione di legge determinata da ignoranza grave e inescusabile”, sempre per la vicenda Open. Un quadro sconfortante.
Tribunale di Firenze, Palamara glissa a True-News.it: “Problema comune ad altri grandi centri”
A Firenze si ritrova attualmente a processo anche Luca Palamara, ex magistrato rinviato a giudizio dal gup Fabio Gugliotta con l’accusa di aver rivelato segreti nel noto procedimento penale a suo carico, danneggiando così il lavoro dei pm titolari dell’inchiesta di Perugia. True-News.it lo ha interpellato per un commento sulle attuali condizioni in cui versa il tribunale fiorentino. Ma l’ex magistrato pare non voler infierire allargando lo sguardo: “Quello degli organici è un problema che purtroppo esiste a macchia di leopardo in tutta la geografia giudiziaria italiana e che maggiormente riverbera i suoi effetti negativi in realtà importanti al centro dell’attenzione come quella di Firenze”. La punta dell’iceberg della giustizia italiana? Andiamo bene…