L’Europeo fa felici i club italiani (e il Psg) perché, in un’estate di vacche magre sul mercato, può funzionare da moltiplicatore di valore degli azzurri.
Quanto può pesare la vittoria di Wembley sui cartellini dei nostri nazionali? Molto.
Europei 2021, la vittoria è una vetrina internazionale per gli azzurri
In alcuni casi può spostarli al rialzo anche del 30-40 per cento perché ci sono ragazzi letteralmente esplosi nel corso del mese europeo e che hanno ottenuto una ribalta internazionale prima solo sognata. Non tutti sono sul mercato, ma attenzione a non sottovalutare il contesto di crisi che potrebbe spingere qualche società a immaginare un sacrificio eccellente per sistemarsi bilancio e tesoretto da poi reinvestire. Altri calciatori sono pronti per essere venduti e i rispettivi club e procuratori si fregano le mani.
Premessa metodologica: il valore di inizio Europeo è tratto dalla piattaforma specializzata Transfermarkt mentre la stima attuale, post Europeo, è il frutto di una valutazione che tiene conto dei rumors del settore.
I cartellini dei calciatori azzurri che schizzano verso l’alto
Chi ha visto moltiplicare il proprio valore ed è cedibile sono soprattutto i due ragazzi d’oro del centrocampo di Mancini. Uno è Manuel Locatelli, in uscita dal Sassuolo: valeva 35 milioni di euro e ora è difficile che ne bastino meno di 50. La Juventus è avvisata. Stesso percorso per Matteo Pessina (Atalanta): da 20 a 40 milioni con il balzo più significativo di tutta la rosa, trascinato dai due gol realizzati nel corso del torneo. Ha aumentato la propria dimensione anche Federico Chiesa (Juventus, incedibile): da 60 a 80 milioni perché viste alcune trattative di club della Premier League degli ultimi mesi il bianconero ha certamente tutti i motivi per essere apprezzato e prezzato correttamente. In salita vigorosa Domenico Berardi (Sassuolo) da 35 a 50, Leonardo Spinazzola (Roma) da 26 a 35 malgrado il terribile infortunio, Lorenzo Insigne (Napoli) da 48 a 55 anche se pesa la scadenza del contratto che si avvicina e Jorginho (Chelsea) da 40 a 60. Di lui si sussurra anche della possibile candidatura a Pallone d’Oro.
Gigio Donnarumma miglior calciatore Uefa
Poi c’è il caso di Gigio Donnarumma: miglior giocatore del torneo per scelta della Uefa, appena transitato a parametro zero al Psg oggi non potrebbe spostarsi per meno di 60-80 milioni di euro. Tra gli intoccabili, fino a prova contraria, inseriamo anche Nicolò Barella (Inter) la cui valutazione di ingresso era già molto alta dopo il titolo di campione d’Italia vinto da protagonista: 65 milioni che possiamo leggermente limare al rialzo. Quotazioni in salita anche ai piani inferiori: Emerson Palmieri (Chelsea, separato in casa) da 12 a 20, Giovanni Di Lorenzo (Napoli) da 24 a 30, Bryan Cristante (Roma) da 18 a 25, Giacomo Raspadori (Sassuolo) da 15 a 25 e Federico Bernardeschi (Juventus) che si è rilanciato dopo una stagione di panchina e polemiche con un cartellino da 15 a 20.
Calciatori azzurri, chi ha mantenuto stabile il proprio valore?
Molti sono rimasti più o meno stabili: Alessandro Bastoni (Inter) a quota 60, Marco Verratti (Psg) tra 55 e 60, Andrea Belotti (Torino, quasi a scadenza) a 35 e Ciro Immobile (Lazio, 35) protagonista di una pessima seconda fase del torneo che non lo ha messo in evidenza in maniera adeguata. In generale fermi i valori di Alex Meret (Napoli, 20), Salvatore Sirigu (Torino, 2,5), Francesco Acerbi (Lazio, 12) e della coppia centrale della Juventus che sconta la carta d’identità anche se è stata meravigliosa in campo: Giorgio Chiellini rinnoverà per un altro anno con la Juventus e Leonardo Bonucci oggi può valere circa 10 milioni. Resta Gaetano Castrovilli, imbarcato in extremis da Mancini causa infortunio di Pellegrini: stabile a 20 milioni di euro.