(Adnkronos) –
Fedez sarebbe arrivato ieri al Pronto Soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano (Asst Fatebenefratelli Sacco). A quanto apprende l’Adnkronos, il rapper sarebbe attualmente ricoverato in chirurgia. Risulterebbero dunque confermati gli
‘indizi’ social e di notizie che si rincorrono da ore sui media e che, messi insieme, hanno fatto preoccupare i fan del rapper. Il primo segnale lo ha dato la moglie di Fedez, Chiara Ferragni, rientrata all’improvviso da Parigi per “un’emergenza”, per la quale è stata raggiunta dall’amica di sempre Chiara Biasi. In un post dell’influencer si vedono le sue mani intrecciate a quelle dell’amica mentre sono in volo verso l’Italia.
A questo elemento si aggiunge quello del co-conduttore (assieme a Fedez) di Muschio Selvaggio, Mr. Marra, che durante una live su Twitch si è rivolto agli ascoltatori e ha chiesto loro di mandare un abbraccio a Fedez. “E non dico altro”, ha aggiunto il dj, scatenando l’apprensione dei fan. Un altro tassello che ha messo in allarme è stata l’assenza del marito di Chiara Ferragni dal mega evento organizzato da Marracash a Milano, a cui hanno preso parte i rapper più noti della scena italiana. Fedez è anche scomparso da ore dai suoi profili social, su cui è in genere molto presente e assiduo. Ed è pioggia di commenti sui social da parte dei followers di Fedez, che si rincorrono sul filo della preoccupazione per l’artista.
Non si conoscono le cause del ricovero, che non sembrerebbe collegato al tumore per cui Fedez è stato operato a marzo del 2022, un tumore neuroendocrino del pancreas. I tumori neuroendrocrini sono neoplasie rare e quasi sempre ‘silenziose’, perché solo in due casi su 10 danno sintomi specifici che possano far scattare l’allarme. In Italia si stima che ci siano circa 3.000 nuovi casi l’anno di questi tumori, classificati come rari perché riguardano meno di sei persone ogni 100mila abitanti. Hanno origine dal sistema neuroendocrino, costituito da cellule con caratteristiche tipiche sia delle cellule endocrine, quelle che producono gli ormoni, sia di quelle nervose.
Queste cellule sono presenti in tutto l’organismo, quindi i Nets – la sigla che li identifica dall’inglese Neuro-Endocrine Tumors – possono colpire organi differenti. Nel 60% dei casi, si sviluppano a livello del tratto gastro-entero-pancreatico, dove la componente cellulare neuroendocrina è più diffusa, e interessano l’intero tratto dall’esofago al retto, incluso il pancreas, come è accaduto a Fedez.
La prognosi dipende dal tipo di tumore e dallo stadio della neoplasia al momento della diagnosi: se è in fase iniziale o avanzata. Se viene scoperta in tempo ed è localizzata, la chirurgia radicale porta ad alte percentuali di guarigione. L’intervento chirurgico è complesso: l’obiettivo è asportare completamente la malattia, ma anche salvaguardare il più possibile la funzione dell’organo. Si può guarire? In Italia la sopravvivenza a 5 anni nel nostro Paese supera il 60%, grazie ai progressi ottenuti con le nuove terapie negli ultimi anni. E’ fondamentale, raccomandano gli oncologi, essere curati in centri di riferimento, dove operano gruppi multidisciplinari di esperti, perché servono le competenze di diversi specialisti. E questo può fare la differenza.
L’esame che permette una prima diagnosi è la Tac, che consente di vedere l’aspetto morfologico e far capire se si tratta di un adenocarcinoma o un Nets, che è molto più vascolarizzato. Poi c’è anche la Pet, con infusione di gallio, che permette di individuare una neoplasia in fase iniziale, ancora molto piccola. La conferma arriva dalla biopsia. “Va ricordato – spiega l’oncologo Giampaolo Tortora, direttore del Comprehensive Cancer Center e responsabile del Molecular Tumor Board della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma – che chi ha un Nets può essere anche in ottime condizioni fisiche. Ecco il suo aspetto di tumore subdolo”.