Un fondo per la gratuità dei tamponi dedicato a quelle persone disabili o fragili che possono vaccinarsi contro il Covid. Anche loro potranno così ottenere la “certificazione verde” o il “certificato covid digitale” dell’Unione Europea. È l’idea – oggi realtà – che alcuni parlamentari italiani hanno inserito al decreto Sostegni bis in fase di conversione in legge.
Si tratta delle onorevoli Gilda Sportiello e Virginia Villani del Movimento Cinque Stelle che assieme a Maurizio Lupi avevano presentato tre diversi emendamenti e hanno accettato di riformulare in un identico testo poi sottoscritto dai deputati di tutti i gruppi parlamentari della Commissione bilancio e dai deputati Elena Carnevali, Beatrice Lorenzin e Nunzio Angiola.
10 milioni di euro per il “Fondo per la gratuità dei tamponi”: un aiuto concreto ai disabili
L’emendamento prevede l’istituzione di un “Fondo per la gratuità dei tamponi” nello stato di previsione del Ministero della Salute, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021. Servirà a coprire i costi sostenuti per l’esecuzione dei “test molecolari e antigenici rapidi per l’ottenimento della certificazione verde COVID-19 o del certificato COVID digitale dell’UE” a favore di “cittadini con disabilità o in condizione di fragilità che non possono effettuare la vaccinazione anti SARS-CoV-2 a causa di patologie ostative”.
I ministeri della Salute, dell’Economia e delle Finanze assieme al Ministro per le disabilità come Autorità politica delegata in materia, hanno trenta giorni di tempo dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sostegni-bis, per stabilire i criteri e le modalità di riparto del Fondo anche al fine del rispetto del limite di spesa massima previsto in 10 milioni di euro