(Adnkronos) – Le soluzioni Doka al servizio dell’eccellenza italiana
Milano, 11 ottobre 2023. L’ampliamento del Policlinico di Milano, progettato da Boeri Studio, rappresenta un nuovo tassello urbano destinato a diventare il cuore propulsivo della riqualificazione del quartiere; per la realizzazione del progetto, avviato nel 2019, sono previsti ben 201 milioni di euro, frutto di numerose donazioni private, oltre ai contributi di Regione Lombardia e del Ministero della Salute, e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare del Fondo Ca’ Granda.
Il cantiere del Policlinico è anche una grande opera di ingegneria, soprattutto per la gestione della logistica: l’area cantieristica si sviluppa infatti su 23.000 mq, senza la disponibilità di ulteriori spazi per lo stoccaggio dei materiali, delle strutture provvisionali e dei mezzi di cantiere.
A questo scopo hanno dato un contributo fondamentale le nuove piattaforme di carico Doka, utilizzate come superficie di stoccaggio di materiali e attrezzature.
Un cantiere, una sfida importante, la cui gestione è stata affidata dalla Committenza, in seguito ad una gara pubblica, al Consorzio Stabile SIS che vede la figura del geom. Vincenzo Panariello quale direttore di cantiere.
“Siamo nel cuore di Milano e, considerati i volumi da realizzare, si evidenziano le criticità operative legate ai continui aggiornamenti della logistica e della posizione degli stoccaggi di materiale in relazione al progresso del cantiere stesso. In un progetto così articolato, inoltre, la sicurezza è un aspetto fondante e Doka, anche in questo senso, si è dimostrata un partner affidabile e di alto profilo”, conferma Panariello. “Il loro ufficio tecnico di Milano ci ha sempre fornito ogni specifica di sicurezza, letteralmente realizzando e aggiornando, di volta in volta, i documenti tecnici per ogni pannello che montiamo in cantiere. Gli schermi di protezione collettiva perimetrale Doka Xsafe Z, inoltre, ci hanno consentito di lavorare in assoluta libertà sui solai con notevoli ricadute positive sulla produttività rispetto ai sistemi tradizionali”, prosegue Panariello. “Utilizziamo anche il sistema anticaduta Freefalcon di Doka, fondamentale dove le geometrie di cantiere richiedono un DPI che non inibisca i movimenti degli operatori”.
“Dal punto di vista delle strutture provvisionali, abbiamo richiesto a Doka uno sforzo importante; la nostra pianificazione prevede la realizzazione di un solaio di entrambe le strutture di degenza al mese, quindi circa 3.000 mq. Questo comporta una dotazione di casseri solaio minima di oltre 6.000 mq: in questo caso abbiamo impiegato, con grande soddisfazione, il cassero Dokadek 30”, afferma Panariello. “Alle casseforme per solaio si devono aggiungere i casseri necessari per realizzare gli elementi in elevazione, parliamo della casseforma a parete Doka Framax Xlife. La nostra stima è di avere una media di circa 7.000 mq di casseratura Doka sempre presente in cantiere a cui si aggiungono, ovviamente, tutti gli accessori e una dotazione davvero importante di puntelli di sostegno con testa a caduta. Devo sottolineare come il sistema Dokadek 30 ci abbia consentito una decisa accelerazione nei tempi di getto, dato che ci permette di scasserare, in assoluta sicurezza, dopo tre giorni, lasciando solo il puntello”.
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