Classe 1984, californiana, Sophia Amoruso è l’imprenditrice e scrittrice che dal nulla ha fondato Nasty Gal, impero multimilionario di moda per giovani donne, e ha coniato il termine #girlboss (ragazza-capo), titolo di un suo libro e dell’omonima serie televisiva Netflix ad esso ispirato. Una donna che è diventata un’icona femminista e che ha segnato un’era, perché è riuscita a tradurre in una parola l’ambizione professionale delle donne millennial.
Ora, però, si cambia. Sulla scia di trend dedicati alla slow life, come Great Resignation (Grandi dimissioni) e Bare Miminum Monday (Lunedì al minimo), arrivano le “snail girl”, ovvero le “ragazze lumaca”. Chi sono e cosa vogliono? per scoprirlo basta farsi un giro tra gli hashtag più diffusi su TikTok.
Chi sono le snail girl
Il termine snail girl o “ragazza lumaca” è stato coniato dalla stilista ed imprenditrice Sienna Ludbey, fondatrice del brand Hello Sisi (borse e accessori artigianali), in un articolo scritto per il Fashion Journal di settembre, dal titolo “‘L’era della lumaca’: perché sto rallentando e scelgo di essere felice piuttosto che impegnata”.
“La mia girl boss interiore è morta ed è iniziato per me un nuovo periodo”, ha scritto, raccontando come fosse stanca di sentire su di sé una pressione psicologica costante per dimostrare di essere “una persona di successo”.
E’ sempre l’effetto pandemia
Dopo la pandemia, ha iniziato a rendersi conto che avere una vita piena di significato è però ben diverso dal modello che stava inseguendo. “Una snail girl si prende il suo tempo e crea per il gusto di creare. La velocità con cui tutto viene messo al mondo sta diventando sempre più elevata, ma a lei non importa. Sta correndo la sua corsa, e forse quella corsa non la porta da nessuna parte tranne che a casa e a letto”.
Un’idea che su TikTok è subito diventata un trend, poiché i giovani sperimentano sempre più il burnout professionale e si chiedono se dedicare la propria vita al successo sul posto di lavoro sia un’attività significativa.
“Lavori per ragazze pigre”
Un altro esempio è la tendenza dei “lavori per ragazze pigre” (lady girl jobs), sempre su TikTok, che consiglia alle donne di trovare gioia nella propria vita al di fuori del lavoro, accettando lavori impieghi impegnativi, ma con una buona retribuzione (facile, no?!).
Le tiktoker ispirate da queste nuove filosofie stanno condividendo video in cui mostrano le loro rilassanti routine mattutine oppure altri momenti iconici del loro stile di vita, tra cui passeggiate nella natura, tazze di tè e routine di cura della pelle. Piccoli gesti per far capire che si respinge la cultura tossica del lavoro per tante ore e della sopportazione di mandar scadenti.
Le snail girl si ribellano all’ansia
Secondo Suzy Welch, professoressa alla Stern School of Business della New York University, intervistata da Insider, una delle cause principali della tendenza delle snail girl è “la pervasiva avversione della generazione Z all’ansia”. Se le generazioni più anziane hanno accettato che essa sia parte integrante della vita lavorativa, quelle più giovani invece manifestano un forte desiderio di progettare una vita che non affronti la questione a testa alta, ma che la aggiri. “Essere un capo nella realtà è l’opposto dell’affascinante vita da ‘girlboss’ dipinta sui social media, che governa il mondo con le sue Manolo. Certo, ci sono momenti favolosi in cui tutto va bene, ma per la maggior parte del tempo è una faticaccia”.
Infine, un avvertimento: scegliere lo stile di vita della lumaca possa essere più gratificante, ma molto probabilmente questo potrebbe comportare conseguenze finanziarie in futuro, che andrebbero messe in conto. “Non escludo che tra 5 anni vedremo che un intero gruppo delle snail girl decidere di accelerare dopo aver scoperto che i compromessi devono essere calibrati”.