Perché leggere questo articolo? Lunedì 16 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato la Manovra 2024. In attesa che il testo passi al vaglio delle Camere, ecco cosa potrebbe cambiare per il trasporto pubblico. Spoiler: si parla anche di Ponte sullo Stretto.
E’ il segno dei tempi particolari che viviamo. In “momenti tranquilli”, ogni quotidiano che si rispetti avrebbe dedicato decine di pagine alla Manovra. Lunedì 16 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato – in meno di un’ora – il Disegno di Legge di Bilancio 2024. Eppure, i quotidiani alle prese coi venti di guerra che dal Medio oriente soffiano fortissimo, hanno potuto dedicare al prezioso documento (parliamo di 24 miliardi) una paginetta striminzita. Proviamo allora a vedere cosa cambia per un settore cruciale del Paese come il Trasporto pubblico con la Manovra 2024.
Il Trasporto pubblico in manovra
Un altro segno dei tempi – di vacche non ancora magre, ma non certo grasse come prima – è l’importo della Manovra. Dai 35 miliardi dell’ultima del governo Draghi dello scorso anno, la prima Manovra di Giorgia Meloni scende a 24 miliardi. La fetta più grossa va al taglio del cuneo fiscale (15 miliardi). Sono 5 i miliardi per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione. Mentre 3 miliardi saranno destinati alla Sanità. Il documento prevede anche detrazioni Irpef e minimum tax, una riduzione in bolletta del canone Rai (da 90 a 70 euro), il ritorno a quota 104 delle pensioni. E quindi anche interventi sul Trasporto pubblico.
Il Cdm ha stabilito un incremento di 500 milioni al Fondo destinato all’erogazione del contributo straordinario riconosciuto agli enti locali per garantire la continuità dei servizi erogati. Il fondo per il buono abbonamenti per il trasporto pubblico locale è stato aumentato di 35 milioni di euro. Il Bonus trasporti – per servizi locali, regionali e interregionali – avviato col Decreto aiuti dello scorso anno, dopo il successo del Click Day dello scorso 1 ottobre, dovrebbe essere prorogato.
L’attuazione di Pnrr e accordi Governo-Regioni
Tra gli obiettivi del governo c’è l’attuazione del Pnrr, che prevede numerosi interventi e risorse in termini di mobilità. Il Piano ha stanziato quasi due miliardi per l’acquisto di autobus elettrici o a idrogeno nei grandi comuni. Ci sono 600 milioni al rafforzamento della mobilità ciclistica. Per lo sviluppo della mobilità dolce e del trasporto pubblico – con metropolitane, filobus, tranvie, per ridurre la congestione nei centri urbani – sono stati predisposti 15 miliardi da qui al 2026.
In vista della Manovra 2024, la scorsa settimana il governo ha raggiunto l’accordo con la Conferenza delle Regioni, per impostare il disegno di Legge. Il governo si è impegnato a stanziare tre miliardi per la Sanità e i 500 milioni per il trasporto pubblico. La palla passerà – dopo la ratifica dell’Unione europea e delle Camera – alle Regioni, che dovranno firmare il Fondo Sviluppo e Coesione.
C’è anche il Ponte sullo Stretto
Una manovra cauta e al ribasso rispetto alla precedente. Ma non mancano le sorprese. Il ministro dei Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha infatti annunciato una copertura da 12 miliardi per la realizzazione delle prime fasi dei lavori per il ponte sullo Stretto. Alla realizzazione della famigerata opera che potrebbe rivoluzionare il trasporto pubblico tra Sicilia e Continente mancano però non pochi dettagli. Allo stato attuale, infatti, sarebbe stato creato solo un capitolo di bilancio, senza vincolo di destinazione all’opera.
Leggi il testo della Manovra 2024 con gli interventi sul Trasporto pubblico