È una notizia dai mille risvolti, per ora orfana del dibattito politico e giornalistico che meriterebbe. Le licenze per farmaci e dispositivi medici essenziali. In caso di emergenza sanitaria il loro uso sarà “non esclusivo, non alienabile e diretto prevalentemente all’approvviggionamento del mercato interno dei brevetti rilevanti ai fini produttivi, aventi validità vincolata alla durata dello stato emergenziale o fino ad un massimo di 12 mesi dalla durata dello stesso”.
La novità nel decreto semplificazioni bis
Lo si legge in un emendamento al Decreto Semplificazioni bis a firma dell’ex ministra della Salute, Giulia Grillo. È stato approvato il 20 luglio dalle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Ambiente. Un testo che apre in caso di emergenza sanitaria, alla possibilità di concedere licenze obbligatorie per farmaci o dispositivi medici essenziali e che segue di qualche mese le polemiche sui brevetti per i vaccini Covid. La ex Ministra è stata sin da subito promotrice di questa linea e ha dichiarato di aver “conseguito un risultato straordinario che può segnare una svolta nella produzione dei vaccini e nella lotta al Covid-19” L’emendamento a prima firma Grillo, riformulato dal governo e contro intuitivamente approvato con accordo politico dell’intera maggioranza che sostiene Mario Draghi a Palazzo Chigi, introduce in Italia lo strumento delle licenze obbligatorie per determinati medicinali e dispositivi medici in caso di emergenza nazionale. L’Esecutivo di fatto “potrà obbligare i possessori di un brevetto o altri diritti in esclusiva a concedere l’uso allo Stato o ad altri soggetti” ha detto l’ex Ministra.
Licenza obbligatoria, come sarà concessa?
La licenza obbligatoria sarà concessa con un decreto ad hoc emanato d’intesa dal Ministero della Salute e Ministero dello Sviluppo economico dopo aver sentito l’Agenzia italiana del Farmaco in merito alla reale necessità e disponibilità dei farmaci rispetto alla contingenza, dopo essersi consultati anche con i titolari dei diritti di proprietà intellettuale. Tra le novità più radicali anche il prezzo di rimborso rispetto all’esproprio temporaneo dei brevetti: nello stesso decreto verrà stabilita la remunerazione per l’azienda che produce i farmaci e i dispositivi.
L’ex ministra Giulia Grillo: “Orgogliosi del risultato”
Difficile per ora stimare l’impatto della misura in termini economici, di capacità e localizzazione produttiva. “È un argomento su cui ho lavorato tantissimo – ha affermato Giulia Grillo – un formidabile strumento per difendere il diritto alla salute senza ledere il diritto alla proprietà intellettuale. La formula trovata è equilibrata e ne circoscrive l’utilizzo. Per altro, siamo particolarmente orgogliosi del risultato raggiunto, e per questo va ringraziato anche il capogruppo Davide Crippa che ha sostenuto questa battaglia, perché l’obiettivo era già inserito nel programma elettorale del MoVimento Cinque Stelle che ho contribuito a scrivere. Queste battaglie si fanno non per il consenso elettorale ma perché sono giuste”.