(Adnkronos) – José Mourinho si lamenta ancora una volta per il calendario della sua Roma e stavolta la Lega di Serie A risponde. L’allenatore dei giallorossi non è nuovo a esternazioni critiche per il calendario che, a suo dire, avrebbe già penalizzato la formazione capitolina. La Roma gioca in Europa League il giovedì e questo condiziona inevitabilmente la programmazione della Serie A. Mourinho, dopo le dichiarazioni polemiche di una settimana fa dopo la sconfitta sul campo dell’Inter, torna sul tema alla vigilia della sfida con il Lecce.
“Il calendario come numero di partite lo conosciamo dall’inizio, 38 di campionato, qualcuna di coppa Italia e di Europa League. Ci sono squadre che hanno più potenziale per fare tutto, e alcune meno. Se abbiamo 6 difensori centrali possiamo giocare ogni 3 giorni, se ne hai 4 che poi diventano 3 e a volte 2 diventa tutto più difficile”, dice Mourinho. “Io penso che la parola alibi nel calcio si utilizza quando si perde, non prima. Noi parliamo di calendario dall’inizio del campionato, non dalla partita con l’Inter. Molti non sanno cosa vuol dire giocare ogni tre giorni, oppure, e sarebbe più grave, lo sanno e fanno finta di non saperlo”, prosegue tra allusioni e accuse.
“Nella Lega calcio, io lo so, c’è gente con una storia di calcio, che ci ha lavorato, che ne conosce le difficoltà -aggiunge il tecnico portoghese-. C’è chi a livello organizzativo di club ci ha lavorato, sa cosa vuol dire viaggiare, gli alberghi e tutto. Il nostro club non fa questa domanda a livello istituzionale e se sono sempre io che devo parlarne davanti a voi, magari non dovrei. Magari sbaglio io”, dice ancora.
Quindi? Inizia il percorso verso il derby. “La prossima settimana succederà ancora, la Lazio gioca martedì in Europa, noi giovedì, e non possiamo giocare lunedì perché è settimana di nazionali, questo è sfortuna. Punto. La Lazio avrà un vantaggio, ma non c’è niente da dire. Ma tutto quello che è successo fino ad oggi e che si ripeterà la Roma ne è penalizzata. Fortunatamente per me i tifosi non sono scemi, perché se fischiano l’inno della Serie A sarà per qualche motivo”.
La Lega di Serie A, a differenza di altre occasioni, stavolta batte un colpo e risponde. “La Lega non commenta le dichiarazioni degli allenatori fintanto che queste non configurino delle accuse che minano la credibilità del prodotto Serie A. In questa circostanza, dopo la partita di San Siro, l’allenatore della Roma non si era limitato a evidenziare che il recupero tra le gare non fosse ideale, ma aveva accusato la Lega Serie A di aver voluto danneggiare il suo Club”, afferma l’amministratore delegato Luigi De Siervo.
“Siamo dovuti intervenire per difendere la Lega ribadendo che gestiamo il calendario con professionalità ed equidistanza. È, infatti, di tutta evidenza che la Lega non fa ‘favori” a nessuno, né tantomeno è ‘contro’ qualcuno. Come noto i ricavi dei Club derivano principalmente dalle Televisioni e gli orari delle gare sono determinati soprattutto in funzione della massimizzazione delle Audience”, aggiunge.
“La polemica era inutile perché, guarda caso, la partita Inter – Roma, anche in ragione della sua ideale collocazione oraria, ha registrato il maggior ascolto della decima giornata e la seconda miglior audience stagionale”, afferma.