(Adnkronos) –
Nuovi intensi attacchi su Gaza city e sul Nord della Striscia da parte di Israele. Times of Gaza diffonde le news relativi ai raid definendo “un massacro” gli ultimi bombardamenti, che si sono verificati nel centro di Gaza e nei pressi dell’ospedale al-Shifa.
“Gli attuali raid aerei israeliani vanno oltre ogni immaginazione poiché vengono lanciati su una scala senza precedenti – scrive Times of Gaza – Il nord è sottoposto a un vero terremoto a causa di una serie di attacchi aerei fortemente intensificati”.
Secondo quanto riferiscono i media israeliani, l’offensiva comprende raid e operazioni di terra. Le aree colpite includono Tel Al-Hawa, Zeytun, Shujaiyeh, Albasara, Rimal, al-Nasser e Karama. L’attacco arriva in concomitanza con un black out delle linee telefoniche e di internet nella Striscia di Gaza.
In Israele, intanto, le sirene di allarme missilistico risuonano a Tel Aviv e in altre comunità nel centro del paese per un nuovo lancio di razzi da Gaza.
Nelle stesse ore il premier israeliano Benjamin Netanyahu ribadisce che “non ci sarà alcun cessate il fuoco senza il ritorno degli ostaggi. Questo vale sia per i nostri nemici che per i nostri amici. Continueremo la battaglia fino a quando non li avremo sconfitti. Non abbiamo alternative. Penso che oggi tutti lo capiscano”, dice il premier.
Il leader di Hamas nella Striscia di Gaza Yahya Sinwar “non si preoccupa del suo popolo. Si comporta come un piccolo Hitler in un bunker. La sua gente è interessante per lui come un pezzo d’aglio”, prosegue il premier.
Due giorni fa il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha chiesto la collaborazione della popolazione per prendere Sinwar e quindi per porre fine alla guerra. Se saranno gli abitanti di Gaza aiuteranno a prendere Sinwar, “questo accorcerà la guerra”, ha sottolineato Gallant.
Le Idf ritengono di poter circondare completamente Gaza City entro le prossime 48 ore e di aprire una nuova fase dell’operazione all’interno della città, con l’obiettivo di raggiungere gli operativi di Hamas costretti a ripiegare nel centro e di distruggere i tunnel e le strutture usate dai terroristi. Per completare l’operazione, secondo i militari, potrebbero servire diversi mesi se non un anno.
Nella prima fase, i soldati israeliani eviteranno di addentrarsi nella rete di tunnel perché si dà per scontata la presenza di trappole esplosive. Ogni tunnel sarà ‘gestito’ dall’esterno dalle forze speciali: l’ingresso dei militari avverrà in un secondo momento
In alcuni casi, se l’intelligence lo riterrà opportuno, l’aviazione colpirà il tunnel dall’alto, neutralizzando chiunque si trovi all’interno. Non sarebbero previste, nell’immediato, operazioni nell’ospedale Shifa: secondo le valutazioni dell’intelligence, nella struttura si nascondono molte figure di spicco di Hamas.
Tensione anche al confine con il Libano. Un drone israeliano avrebbe colpito un veicolo nel sud del Libano, tra Aïtaroun e Aïnata. Ci sarebbero diversi civili morti. Lo riferisce il quotidiano libanese ‘L’Orient – Le Jour’. Secondo la ricostruzione del quotidiano due auto circolavano nella zona di cui una apparteneva a Samir Ayoub, un giornalista della radio Sot el-Chaab. La seconda auto, che sarebbe stata presa di mira, era guidata dalla nipote del giornalista. L’operazione avrebbe provocato la morte di 4 persone, compresi almeno 2 bambini.