Perché leggere questo articolo? Si fa un gran parlare della BoboTV. Dopo la fuoriuscita dal programma di Cassano, Adani e Ventola, resta solo il padrone di casa, Bobo Vieri. Che col format – dopo alcune disavventure imprenditoriali – sembra aver finalmente fatto bingo. Il bilancio e le società intorno alla BoboTV.
“Da stasera ci sono solo io alla BoboTV. Ringrazio Lele, Antonio e Nicola per la loro presenza e collaborazione avuta fino ad oggi“. Il 3 novembre si è consumato lo strappo nello studio più chiacchierato del mondo del pallone. Adani, Cassano e Ventola sono usciti dalla BoboTV. Resta solo l’ideatore, Bobo Vieri, che col format online – dopo alcuni insuccessi imprenditoriali – sembra finalmente aver fatto gol. Ecco come vanno i conti della BoboTV.
Vieri ha fatto bingo con la BoboTV
Mezzo milione di follower, 150mila contatti media a puntata e addirittura l’ospitata nel salotto Rai durante i mondiali. La Bobo Tv è stata la rivelazione del racconto calcistico in Italia. Un prodotto unico in Italia, condotto da quattro ex calciatori: Christian Vieri, Daniele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola. Gli opinionisti discutono in videoconferenza, in diretta per un paio d’ore due volte alla settimana, raccontando aneddoti sconosciuti al pubblico meno specializzato e senza peli sulla lingua. Col rischio – spesso ricercato – di far scattare la polemica.
In generale la BoboTV si può considerare un esperimento riuscito a livello di seguito e di numeri, ma anche per il tentativo di innovare la narrazione degli eventi calcistici. L’idea è nata dalla mente più imprenditoriale del quartetto, quella di Christian – per tutti Bobo – Vieri. Il format è nato nel 2020, sotto forma di iniziativa benefica sul canale Instagram di Vieri. In breve i quattro opinionisti si sono spostati su Twitch, dove la Bobo Tv è dilagata.
L’andamento economico della BoboTV
Prima della clamorosa rottura del 3 novembre scorso, ogni puntata veniva mediamente seguita da circa 350mila utenti, con picchi anche di un milione. Dietro la BoboTV c’è una realtà sfaccettata che comprende più aziende. La prima è PLB S.R.L., società registrata a Prato e con sede legale a Milano. Dietro questo “entertainment hub” in via Rastelli (pieno centro di Milano) c’è sempre Bobo Vieri, che ha fondato “un oratorio digitale” insieme a un altro ex calciatore: Bernardo Corradi. La gaming house milanese, dove si gioca agli e-sports è aperta al pubblico e dotata di bar ristorante al primo piano.
La società di Vieri e Corradi ha chiuso il 2022 con un utile di 31mila euro, quasi dieci volte superiore a quello del 2021, anno di fondazione della società. PLB ha generato introiti per 200mila euro, e ha una disponibilità liquida superiore ai 150mila euro. Sicuramente un buon investimento, partito col piede giusto, ma che non può certo rappresentare il core business di un uomo d’affari come Bobo Vieri.
Cosa c’è dietro
Infatti, dietro la BoboTV e l’azienda direttamente gestita da Vieri ci sono altre realtà. Su Futura Management, società specializzata nella gestione della commercializzazione e del posizionamento editoriale di diversi talent e della consulenza aziendale. Futura è stata creata nel 2018 da Valentina Cammarata, ceo e founder dell’agenzia, per creare e supportare progetti comunicativi, dall’attività di produzione alle performance live.
“Dopo 15 anni di esperienza nel mondo del marketing, della comunicazione e della pubblicità”, racconta Cammarata “sentivo il bisogno di iniziare una nuova sfida e di fondare una realtà nuova. Una boutique agency improntata sull’innovazione con tre pilastri fondamentali: management, creazione di format e consulenza aziendale”. La società è stata registrata in Svizzera, pertanto non è possibile analizzarne il bilancio. A detta di Cammarata, Futura lo scorso hanno ha aumentato il proprio fatturato di oltre il 60%.
Vieri prima della BoboTv
Una realtà di successo, che sembra appoggiarsi su altre solide realtà. Ma non è sempre stato tutto oro quello che è passato per le mani di Bobo Vieri. Prima della BoboTV, l’ex attaccante dell’Inter e della nazionale aveva collezionato qualche sconfitta sul fronte imprenditoriale. Un grosso fallimento era stato quello della BFC&co, una società di commercio creata da Vieri con l’ex compagno di squadra Cristian Brocchi, per vendere all’ingrosso prodotti di ogni tipo: dagli utensili da cucina agli articoli da giardino, passando dai materiali per il fitness a lampade, elettroutensili e oggetti casalinghi vari. Risultato: fallimento dopo un buco di 14 milioni di euro. Non era neppure la prima volta che una loro società finiva in liquidazione, era toccato alla Pbc Credit & Finance, ma questa volta si parlava di fallimento. Restando nel settore dell’abbigliamento, andò un po’ meglio alla Sweet Years. Il brand lanciato da Vieri nel 2003 insieme con Paolo Maldini è stato iconico nei primi anni Duemila. Ora però il bilancio dell’azienda di cui i due calciatori detengono il 18% è in rosso. La società Go Old ’50 lo scorso anno ha chiuso il bilancio in perdita di quasi 700mila euro.