(Adnkronos) – E’ l’uomo della stampa 3D al servizio dell’odontoiatria. Più in generale, del digitale applicato alla cura della bocca con un obiettivo: restituire il sorriso ai suoi pazienti, anche nei casi più complessi. Per questo impegno, portato avanti sull’asse Italia-Usa, l’odontoiatra e parodontologo di Roma Giuseppe Cicero, 33 anni, ha ricevuto oggi il ‘Premio Firenze Donna – In Onore dell’Italia che ci Onora’ “per i risultati ottenuti all’estero, ma anche nel nostro Paese – si legge in una nota – nell’innovazione odontoiatrica e per la salute dentale. Un’attività di ricerca che lo ha portato, già da quando era under 30, a sviluppare protocolli clinici innovativi per la rigenerazione ossea ed implantologia dentale utilizzando la stampa 3D sulle due sponde dell’Atlantico, tra Italia e gli Stati Uniti”.
“Tra immagini tridimensionali e tecnica olografica, le nuove frontiere dell’odontoiatria in sala operatoria, gli interventi diventano sempre più sicuri e precisi”, afferma Cicero. “Con la stampa 3D – spiega – riusciamo a migliorare le diagnosi e a limitare al massimo gli errori clinici, creando una chirurgia sempre più su misura. Con la tecnica olografica, invece, diventa possibile entrare all’interno di strutture anatomiche sotto forma di ologrammi, aiutando ancora di più il clinico a visualizzare correttamente tutte le strutture anatomiche necessarie per fare diagnosi più precise. Sono particolarmente lieto e grato – commenta Cicero – di aver ricevuto il Premio Firenze Donna, insieme a tanti illustri nomi. Sono voluto rientrare appositamente da New York per ritirarlo ed è un onore per me essere riconosciuto per il lavoro svolto in questi ultimi anni come italiano particolarmente meritevole”.
Cicero – prosegue la nota – insegna ed esercita la sua professione tra New York e Newport Rhode Island, ma non ha mai abbandonato la sua base di partenza, ovvero lo studio di famiglia a Roma. Dell’utilizzo della stampa 3D in odontoiatria è stato un precursore, tanto da essersi guadagnato nel 2018, a soli 28 anni, l’inserimento da parte della rivista ‘Forbes’ tra i 30 under 30 più influenti in campo medico in Europa. Un risultato reso possibile proprio dalla ricerca iniziata durante gli anni di specializzazione negli Stati Uniti.
“Mi dedico alla ricerca sulla stampa 3D da 8 anni – ricorda Cicero – e su quella olografica da 2. Le più moderne tecnologie, quali la stampa 3D e l’olografia possono offrire oggi cure sempre più su misura per terapie rigenerative dentali e maxillo-facciali”.
Grazie a queste nuove tecnologie, illustra lo specialista, “il paziente può letteralmente toccare con mano la situazione di partenza e condividere in prima persona il percorso clinico da affrontare. Tutto ciò accresce la consapevolezza dei pazienti che in molti casi è fondamentale per arrivare a risultati desiderati. La stampa 3D e l’olografia rappresentano oggi una frontiera all’avanguardia e particolarmente stimolante, verso la quale siamo impegnati in una proficua ricerca e collaborazione per continuare a migliorarle e renderle concretamente applicabili nella pratica di tutti i giorni e alla portata di tutti”. Se gli si chiede di scegliere tra Italia e Stati Uniti, Cicero non ha dubbi: “Entrambi. Per ora non intendo abbandonare nessuno dei due Paesi, ai quali devo moltissimo”.